Credit Suisse soffre l’effetto Archegos. Nel primo trimestre perde 252 milioni di franchi

Il colosso bancario svizzero ha annunciato contestualmente un aumento di capitale al fine di rimettere in sesto i propri conti

MILANO – La banca Credit Suisse paga lo scotto per essersi esposta al fondo speculativo Archegos. Il gruppo elvetico è finito sotto il fuoco delle vendite dopo la pubblicazione del bilancio del primo trimestre che ha registrato, non a sorpresa, una perdita collegata all’hedge fund collassato alla fine di marzo.

Il colosso bancario svizzero ha annunciato contestualmente un aumento di capitale al fine di rimettere in sesto i propri conti, gravati dalla perdita di 252 milioni di franchi svizzeri nei primi tre mesi dell’anno, legata a un onere di 4,4 miliardi di franchi svizzeri. L’aumento di capitale avverrà attraverso l’offerta sul mercato, valutata 1,8 miliardi di franchi svizzeri, di 203 milioni di bond convertibili.

L’effetto Archegos

Credit Suisse, tra quelle che hanno finanziato le ardite scommesse del fondo Archegos, è la banca rimasta più scottata in quanto più esposta. Il fondo è ‘scoppiato’ nel momento in cui non è riuscito a soddisfare le margin call presentate da quelle stesse banche che, verso la fine di marzo, hanno iniziato a bombardare Archegos con richieste di maggiori garanzie. Consapevoli di come le sue puntate non stessero andando come l’hedge fund sperasse.

Ma l’impatto Archegos non si contiene al primo trimestre del 2021. Il gruppo elvetico, costretto a tagliare il 97% della sua esposizione al fondo, prevede che i risultati del secondo trimestre saranno colpiti da un altro onere legato alla vicenda, per un 600 milioni di franchi.

Last but not least, i risvolti finanziari del disastro Archegos. L’autorità dei mercati svizzera Finma ha acceso un faro sul coinvolgimento della banca nello scandalo del fondo, che si somma a quello della liquidazione di Greensil Capital.

Dimissioni ai vertici

Una situazione che ha fatto saltare delle teste e ha portato alle dimissioni del numero uno della divisione di investment bank di Credit Suisse, Brain Chin, e del responsabile rischi della banca, Lara Warner. Il cda ha deciso anche di rinunciare ai bonus relativi all’anno 2020, con un colpo di scure sul dividendo proposto. Intanto, come riporta il Wall Street Journal, le autorità Usa e svizzere hanno chiesto a Credit Suisse maggiori informazioni sui legami con il fondo americano Archegos.

Perdite pari a 252 milioni di franchi

Per l’istituto del credito svizzero la perdita pari a 252 milioni di franchi svizzeri parla di un risultato che riflette “un onere significativo (4,4 miliardi di franchi, ndr) legato a una questione relativa all’hedge fund Usa che si è presentata nel primo trimestre del 2021. E che ha compensato la performance positiva (della banca) nei settori del wealth management e dell’investment banking”.

Il titolo Credit Suisse ha perso fino al 6% alla borsa di Zurigo, portando le perdite patite dall’inizio dell’anno a -22%. E la banca elevetica cerca di correre ai ripari per il futuro. Come ha reso noto il ceo Gottstein a Bloomberg Television, il colosso intende ridurre il rischio nella divisione di investment banking e tagliare l’esposizione al leverage di circa 35 miliardi di dollari nella sua divisione di prime brokerage, quella direttamente coinvolta nell’affaire Archegos. Ma le nuvole restano cupe. La banca ha continuato a smobilizzare 2 miliardi di dollari di azioni legate al fondo ‘imploso’ fino alla scorsa settimana. Con la seconda vendita in blocco dei titoli.

(AWE/LaPresse)

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