Crisi energetica, oggi il vertice europeo

Riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri (AP Photo/Olivier Matthys)

ROMA – Crisi energetica: se ne parla oggi in Consiglio europeo straordinario che vede riuniti i ministri dell’Energia. Scottanti i temi in discussione tra cui il tetto al costo dell’importazione del gas e il price cap, il massimale di prezzo grazie al quale i Paesi continuerebbero ad acquistare il gaso russo purché non superi la soglia concordata. Per l’Italia l’idea è quella di non abdicare la linea scelta condivisa, tra l’altro, oltre che dalla Francia da altri 14 Paesi.

Solidarietà

Il premier uscente Mario Draghi dopo che la Germania ha annunciato uno ’scudo’ da 200 miliardi per calmierare i prezzi nel Paese a poche ore dal Consiglio europeo di oggi ha spiegato che “non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali, serve solidarietà. Nessuno Stato membro – ha aggiunto – può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario”.

Il tallone di Achille

La questione tetto generalizzato al costo dell’importazione del gas resta il vero tallone di Achille del Consiglio di oggi. L’Ue ritiene che bisognerà dar vita ad un vero e proprio tavolo di negoziazione con i singoli fornitori “affidabili” grazie a contratti a lunga gittata. Previsto anche “un primo decoupling del prezzo del gas da quello elettrico” in attesa che venga applicata la riforma del mercato che dovrebbe materializzarsi entro il prossimo mese di dicembre.

Altre proposte

Sul tavolo anche una serie di altre proposte “per vedere – ha detto il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders – come limitare l’aumento dei prezzi dell’energia. In molti ci hanno chiesto di riflettere a una soluzione e a formule diverse per contribuire all’abbassamento dei prezzi. La discussione avverrà venerdì (oggi ndr) al Consiglio energia, quando la collega Simson, Commissaria per l’Energia, esporrà una serie di proposte”.

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