Cure alternative a paziente positivo al Covid, arrestato medico a Teramo

È stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo per aver prescritto cure 'alternative' a un paziente affetto da covid, causandone il decesso. La polizia di Stato di Catanzaro ha arrestato un medico-ginecologo, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo

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MILANO – Cure alternative a paziente positivo al Covid, arrestato medico a Teramo. È stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo per aver prescritto cure ‘alternative’ a un paziente affetto da covid, causandone il decesso. La polizia di Stato di Catanzaro ha arrestato un medico-ginecologo, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo, in esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro.

Si tratta di Roberto Petrella, conosciuto per le sue posizioni contro i vaccini che su Facebook ha spesso postato video.

L’indagine dei poliziotti della Digos ha preso avvio dalle intercettazioni dell’utenza del medico, nell’ambito di un altro procedimento instaurato a suo carico presso la Procura di Catanzaro.

L’ipotesi è che il ginecologo non abbia effettuato una corretta diagnosi e non abbia apprestato il necessario trattamento terapeutico su un paziente con gravissime e molteplici patologie pregresse (cardiopatia con acuzie di infarto nel 2007, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata), poi deceduto per un infarto del miocardio, e lo abbia ‘curato’ con pratiche non riconosciute dalla scienza medica, procrastinando il ricovero ospedaliero ed impedendo l’attivazione di idonee terapie salvavita.

Le esigenze cautelari poste alla base del provvedimento coercitivo sono state desunte dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro dalla non occasionalità della condotta del sanitario, che ha sollecitato cure alternative alla medicina ‘ordinaria’, prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da covid-19, dando esecuzione ai numerosi proclami antiscientifici diffusi sul suo profilo facebook, con ampio seguito.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

(LaPresse)

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