Dl Dignità, Di Maio: “Primo decreto non scritto da potentati economici e lobby”

Il commento del vicepremier dopo l'approvazione del dl

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 30-07-2018 Roma Politica Camera dei Deputati. Discussione generale sul Decreto Dignità

ROMA (LaPresse) “La nazionalizzazione old style non è fattibile per tutta una serie di norme europee, che io tra l’altro vorrei ridiscutere, ma in questo momento affrontiamo la questione Alitalia con le scadenze che ci sono. È evidente che per questo governo deve restare un vettore dello Stato italiano, legato a realtà produttive italiane”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a margine dell’approvazione al Senato del decreto Dignità.

Il vicepremier rassicura i cittadini

“Voglio rassicurare i cittadini del fatto che non vogliamo mettere altri soldi dei contribuenti in Alitalia, ce ne sono già abbastanza, dobbiamo razionalizzare la spesa e fare in modo che i partner possano portare avanti delle sensibilità politiche e non solo del business”. Lo dice il ministro rispondendo a una domanda sul dossier Alitalia.

La vittoria di Di Maio

“Dopo decine di anni di anni è stato approvato il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby. È il primo decreto, dopo tanti anni, che mette al centro il cittadino, gli imprenditori, i giovani precari. Finalmente i cittadini segnano un punto: cittadini 1-sistema 0”. Conclude così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, dopo l’approvazione definitiva al Senato del decreto Dignità.

Le emergenze da affrontare in Italia

“Ci sono tante emergenze da affrontare in Italia e noi siamo a lavoro su tutti i fronti. Il decreto dà dignità a diverse categorie di questo Paese, ma soprattutto le più deboli, su cui dovremo lavorare. Sono contento di aver preteso da questo governo, che io ho rappresentato in queste settimane, le stesse cose che pretendevo dai precedenti esecutivi quando ero all’opposizione”, prosegue il vicepremier.

“Siamo stati in aula per tutto il tempo del dibattito, senza apporre la fiducia, abbiamo ascoltato e approvato emendamenti dell’opposizione. E abbiamo portato a casa un provvedimento che affrontava 4 emergenze sociali. Burocrazia, precariato, delocalizzazione delle aziende dei cosiddetti ‘prenditori’ e pubblicità sul gioco d’azzardo”, sottolinea ancora Di Maio.

Il primato dell’Italia in Europa

“Oggi l’Italia guadagna un primato in Europa: è il primo Paese ad aver abolito del tutto la pubblicità sul gioco d’azzardo – conclude il capo politico del M5S – e questo voglio dedicarlo a tutti gli operatori del sociale che ogni giorno cercano di salvare padri e madri di famiglia dalle grinfie delle slot machine e del gioco d’azzardo, che sta distruggendo tante famiglie italiane. Perché “il 90% di chi gioca d’azzardo in Italia lo apprendeva dalla pubblicità, che ora non c’è più e chi non rispetta questa legge si becca una multa di oltre il 20% di quello che ha fatto come introito”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome