Diego Venanzoni rottama il Pd: la maggioranza è il centro

Diego Venanzoni
Diego Venanzoni

NAPOLI – La leadership del Partito democratico all’interno del centrosinistra non ha più motivo di esistere, i dem vivono di rendita più che di consenso reale ed è quindi arrivato il momento per le forze moderate di dimostrare che attorno all’area centrista può verificarsi il cambiamento politico di cui necessitano il Paese, la Campania e i Comuni. A dirlo, fuori dai denti, è il consigliere regionale Diego Venanzoni che prova ad accentrare il dibattito, non solo politico, all’interno di un ‘hub’ che, non a caso, si chiama ‘Fare centro’.

Un altro contenitore moderato, non le pare ce ne siano già molti?

Non si tratta di un contenitore politico, piuttosto è il mio hub, un progetto utile a discutere e confrontarsi. Fare nel senso di agire, proporre e trovare soluzioni. Centro per andare al cuore delle cose, ma anche in riferimento alla mia cultura centrista, cattolica, moderata. E’ un gioco di parole.

Per dirla con parole sue, andiamo al cuore delle cose: il progetto di centro sembra sempre sul punto di decollare, ma fatica a concretizzarsi. Come mai?

L’errore è sempre lo stesso: trasformare il centro in uno spot. Ma il centro non deve essere una valvola di sfogo per il malcontento politico campano o nazionale. Non si spinge verso l’area centrista per dar sfogo all’insofferenza verso il Pd o verso il centrodestra che tra l’altro si è sciolto come neve al sole. Il concetto di centro racchiude in sé molte cose, in primis il senso di solidarietà e di vicinanza che manca in tutte le altre componenti. Se l’area di centro rappresentasse l’idea di futuro, in uno scenario sia di carattere elettorale che politico diverso, potrebbe essere la naturale collocazione per chi nelle attuali compagini politiche non trova rappresentanza.

Cosa manca alle civiche di matrice moderata, che hanno ottenuto buoni risultati elettorali, per essere meno evanescenti e ritrovarsi sotto un’unica bandiera?

Sia in consiglio regionale che in consiglio comunale a Napoli i centristi sono maggioranza numerica. Ma non c’è oggettivamente una leadership nazionale che metta insieme tutte queste anime.

In Campania c’è?

C’è De Luca, la sua leadership è molto forte ed è concreta a differenza della presunta ‘supremazia’ del Pd. E qui arriviamo al cuore del problema: il quadro delle alleanze va rinnovato e il centro può rafforzarsi e rappresentare un contributo politico nuovo. In Regione così come a Napoli ha vinto un’alleanza molto ampia, composta da piccole formazioni civiche che insieme rappresentano la maggioranza

Appurato che siete maggioranza, resta comunque il Pd il perno della coalizione…

In provincia non è più ammissibile che il Pd faccia la parte del leone, visti gli ultimi risultati elettorali. C’è una sproporzione tra i termini percentuali relativi ai consensi che dimostra che il Pd non rappresenta più il punto di riferimento indiscusso della coalizione. Oggi rafforzare la coalizione significa dare il giusto peso all’arcipelago centrista. Si deve fare già dalle prossime Amministrative nei comuni napoletani, solo in questo modo otteniamo un rafforzamento della coalizione. Proveremo a riproporre lo schema centrista deluchiano per dimostrare che la cultura del centrosinistra non può più essere schiacciata a sinistra, ma deve adeguarsi alla maggioranza reale. Quello che dico non vale solo per me, è chiaro che vale anche per Italia viva e gli altri centristi.

Come si tradurrà il suo ragionamento alle prossime Politiche?

Siamo in una fase di transizione politica in cui si guarda con interesse al centro. Dovremo fare il paio con il taglio del numero di parlamentari. Molto dipenderà dalla legge elettorale, se passeremo al proporzionale ci saranno maggiori possibilità di far prevalere i valori in campo. E’ ancora presto per le Politiche. Ciò che conta adesso sono le Comunali, anche il risultato in Città metropolitana sarà importante per capire quali valori prevarranno.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome