Discovery, da domani su Food Network ‘L’Italia a morsi’ con Chiara Maci

La conduttrice farà visita ai produttori per parlare delle loro eccellenze locali e andrà alla ricerca delle Cesarine, custodi dei ricettari regionali

Foto Piero Cruciatti / LaPresse

MILANO – Cosa c’è di più buono del sapore delle pietanze che si tramandano da generazioni nel nostro Paese? La food influencer Chiara Maci gira la penisola alla ricerca dei prodotti tipici e delle tradizioni culinarie nel nuovo appuntamento in prima tv assoluta ‘L’Italia a morsi-con Chiara Maci’. Il programma andrà in onda da domani, mercoledì 16 gennaio, alle ore 22 su Food Network (canale 33) di Discovery Italia.

Saranno protagonisti i sapori tipici di ogni regione

In ogni puntata del programma Chiara Maci visiterà una città per approfondire la conoscenza dei sapori regionali e dei prodotti unici del territorio. Le telecamere di Food Network seguiranno la blogger nel suo viaggio tra venti località della penisola. Tra le quali Bologna, Modena, Genova, Milano, Torino, Firenze, Lucca e Siena.

Conduce la foodblogger Chiara Maci

Chiara Maci farà visita ai produttori per parlare delle loro eccellenze locali e andrà alla ricerca delle Cesarine. Le custodi dei ricettari regionali da scoprire tramite l’home restaurant. L’associazione culturale delle Cesarine è la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, riunisce donne appassionate dell’arte culinaria e depositarie di ricette. Conservate con l’obiettivo di preservare la cucina tradizionale e proporla agli ospiti nella cucina di casa loro.

‘L’Italia a morsi’, 10 episodi in onda su Discovery

Chiara entrerà nelle case delle Cesarine, racconterà la loro storia, le tecniche utilizzate e, dopo avere cercato di scoprire i segreti, le affiancherà nella preparazione dei piatti portando la sua esperienza e suggerendo variazioni sul tema. ‘L’Italia a morsi-con Chiara Maci’, 10 episodi di 60’, è prodotto da Zerostories per Discovery Italia. La serie sarà disponibile anche su Dplay (sul sito dplay.com – o su App Store o Google Play).

(Lapresse)

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