Tragedia in mare: naufraga un gommone, muore bimba di 4 anni

L'ennesimo viaggio di speranza che si trasforma in un attimo in una strada di morte

Il mare, gigante incontrastato dal fascino ineguagliabile, che diventa ancora una volta teatro di dolore, dramma, morte. Lo sfondo, in questo caso, è quello del Mar Egeo dove da questa mattina la guardia costiera turca è in attività a seguito dell’ennesimo naufragio verificatosi in queste ore. E, purtroppo, il primo corpo ad essere recuperato è stato quello di una bambina di quattro anni.

L’intervento in soccorso dei migranti naufragati nel Mar Egeo

La guardia costiera turca è infatti intervenuta per soccorrere un gruppo a bordo di un gommone che imbarcava acqua al largo della coste. Fonti della sicurezza, alle quali è stata data voce dall’agenzia di stampa ufficiale turca ‘Anadolu’, hanno fatto sapere che nell’operazione, particolarmente delicata, sono stati tratti in salvo 46 migranti all’altezza del distretto di Kusadasi, nella provincia sudoccidentale di Aydin.

Non è ancora chiaro quante persone fossero a bordo del gommone motivo per cui l’intervento della guardia costiera continuerà ancora per alcune ore. Quel che si sa è che su quel gommone ci sono molti iracheni e tra loro diverse donne e bambini. Una tragedia, l’ennesima, che scuote dunque ancor di più gli animi perché ha come protagonista un’anima innocente.

Due settimane fa l’ennesima un’altra bimba era volata in cielo

Proprio come era accaduto lo scorso dicembre a Tebe dove a perdere la vita era stata una bambina di 7 anni. Un caso quello altrettanto tragico e ancor più doloroso in quanto quella bimba era morta di sete dopo aver passato una notte in un centro di detenzione per immigrati irregolari in New Mexico.

Era una bimba guatemalteca di 7 anni rimasta disidratata dopo un tremendo viaggio che l’aveva portata con il padre e altri 163 centroamericani ad attraversare il Messico. Un gruppo che, superato il confine statunitense, sperava con un gesto folle, disperato che avrebbe ottenuto dal territorio Usa asilo. E, dunque, un futuro migliore.

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