Dl Aiuti, la promessa di Meloni: “Sarò in Parlamento per discuterne”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 14-07-2022 Roma Politica Senato - dl Aiuti Nella foto È iniziata la discussione generale Photo Roberto Monaldo / LaPresse 14-07-2022 Rome (Italy) Senate - Law decree on measures for national energy policies

ROMA – “Giovedì 15 settembre sarò al mio posto in Parlamento per discutere del decreto Aiuti, delle disponibilità economiche per sostenere gli italiani e di quello che è necessario fare per risolvere le emergenze della nazione”. E’ la promessa della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che, vista l’importanza della posta in palio (sarebbe in bilico il il numero legale) è disposta anche a stoppare per un giorno la propria campagna elettorale. Ciò non significa che FdI sarà disposto a vorare a favore del decreto, anzi. Ma l’augurio è che “tutti i partiti – ha detto – abbiano lo stesso senso di responsabilità. Gli interessi degli italiani hanno la priorità anche su una campagna elettorale importante come questa”.

Il chiarimento

Poi Meloni in merito alla frase di Guido Crosetto che in una intervista ad un quotidiano nazionale aveva detto che “se l’Italia si vorrà salvare dovrà unire tutte le energie migliori. E tutte vuol dire tutte”, ha chiarito: “Guido non parlava del governo ma della necessità di uscire dalle contrapposizioni ideologiche”. E sull’autonomia ha aggiunto: “Non è responsabilità di FdI se in Veneto l’autonomia non è stata portata avanti. Ci sono stati tre governi, di cui hanno fatto parte tutti meno noi, e dell’autonomia si è parlato poco o nulla. Anche se quando noi prendiamo un impegno, è certo che lo manteniamo”.

Lo scostamento di bilancio

E il leader della Lega, Matteo Salvini sembra non voler mettere da parte l’idea di un potenziale scostamento di bilancio di 30 miliardi di euro: “Se serve, si fa – ha dichiarato – Ma deve essere l’extrema ratio. Perché se non metti il tetto e non fai il disaccoppiamento dei prezzi, i 30 miliardi li stai regalando alla speculazione”. Pertanto ha precisato: “Continuiamo a chiedere agli altri partiti di darci una mano e firmare questo decreto. Chi dice no o rimanda non fa un buon servizio al Paese. In Italia c’è un governo in carica. Ho il sospetto che Pd e M5S non facciano nulla perché sanno che vincerà il centrodestra e vogliono ostacolarlo”.

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