Dl Dignità, Di Maio: strano che lo si combatta come fosse male assoluto

Questo decreto non favorisce amici, parenti e lobby", per questo motivo "è stranissimo che lo si combatta come se fosse il male assoluto, è strano - e personalmente lo condanno

Roma, 30 lug. (LaPresse/AWE) – “Questo decreto non favorisce amici, parenti e lobby”, per questo motivo “è stranissimo che lo si combatta come se fosse il male assoluto, è strano – e personalmente lo condanno – il fatto che si dica che fa perdere posti di lavoro e che danneggia le imprese oneste”. Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, a margine dei lavori alla Camera sul decreto Dignità.

ancora sul decreto

“Il fatto che stia per essere approvato un decreto che non le favorisce, sta scatenando le solite lobby di questo Paese. Spero che ci sia un dibattito onesto alla Camera ma allo stesso tempo che non si faccia il gioco dei lobbisti, che in questi anni hanno bloccato provvedimenti come questo”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a margine dei lavori alla Camera sul decreto Dignità. Fiducia? “Dipende da come si procede e dal clima che si genererà in Parlamento, e in particolare alla Camera dei deputati – risponde alle domande dei cronisti -. Quattrocento emendamenti si possono approvare entro giovedì mattina, se invece vengono usati per fare ostruzionismo, allora non c’è la volontà di rispettare gli accordi che abbiamo fatto. Per ora non credo che ce ne sia bisogno”.

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