Dl Sicurezza al Senato, i voti del M5S traballano. Il Governo valuta la fiducia

ROMA – Il Dl Sicurezza bis, dopo l’approvazione della Camera, è al vaglio della commissione Affari costituzionali del Senato. A Palazzo Madama i numeri della maggioranza giallo-verde sono più fragili rispetto a Montecitorio, e i malumori pentastellati potrebbero non far raggiungere la soglia necessaria ad approvare il provvedimento.

Sembra che almeno una decina di parlamentari M5S potrebbero non votare il pacchetto che, tra le altre cose, prevede multe consistenti per chi gestisce navi che soccorrono i migranti. L’iter in commissione prevede una serie di audizioni, quindi la presentazione di emendamenti (entro le 9 di mattina di mercoledì) e la loro discussione in commissione. L’approdo in Aula sarà all’inizio della settimana prossima, con l’obiettivo di un’approvazione definitiva prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, anche perché il decreto scade a metà agosto.

Che succederà nell’emiciclo di Palazzo Madama? I 5Stelle hanno già espulso diversi senatori, i più noti sono Gregorio De Falco e Paola Nugnes, e il loro voto contrario è scontato. La vera domanda è cosa succederà con i dissidenti Matteo Mantero e Virginia La Mura, deferiti ai probiviri per il mancato voto sul primo decreto sicurezza. E ci sono poi altri senatori non allineati, o che hanno espresso dubbi: Alberto Airola, Alfonso Ciampolillo, Primo Di Nicola, Nicola Morra, Gianluigi Paragone.

Si potrebbe quindi ripetere (con conseguenze più gravi) ciò che è successo a Montecitorio. Lì il decreto voluto da Salvini è passato, certo. Ma la pentastallata Doriana Sarli si è schierata apertamente contro, mentre altri 17 deputati del Movimento sono usciti dall’Aula pur di non votarlo. Da notare, poi, che il presidente della Camera Roberto Fico ha deciso di non presiedere la seduta al momento del via libera al decreto.

Il Governo sta valutando se porre o meno la questione di fiducia. Se non lo facesse, aprirebbe la strada ad un “soccorso” da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia, pronti ad appoggiare il provvedimento. A quel punto, però, il rischio potrebbe arrivare dall’approvazione di emendamenti (il senatore di Fi Maurizio Gasparri ha annunciato che ne presenterà una sulle assunzioni nelle forze dell’ordine). Se modificato, il pacchetto dovrebbe tornare alla Camera per una terza lettura, praticamente oltre il tempo massimo. Per questo motivo, la Lega chiede la fiducia, mentre il M5S prende tempo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome