Dl Sicurezza, Strada: atto di guerra a migranti, iniziata da Minniti

"Io credo che quel decreto sia il più recente atto di guerra contro i migranti che sono i mostri del momento. Non è il primo atto di guerra, una guerra iniziata dalla politica, non dagli italiani.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Roma, 25 set. (LaPresse) – “Io credo che quel decreto sia il più recente atto di guerra contro i migranti che sono i mostri del momento. Non è il primo atto di guerra, una guerra iniziata dalla politica, non dagli italiani. A un certo punto il ministro Minniti ha dichiarato guerra ai migranti, in subordine anche alle organizzazioni umanitarie che cercano di salvare loro la pelle. Poi ci sono aspetti grotteschi nel decreto. C’è scritto per esempio che si può revocare la cittadinanza italiana in caso di furto. Non vorrei che gli italiani rubassero 50 milioni tanto che cazzo gliene frega se possono restituirli in comode rate annuali? Mi spaventa la disumanità di questi atteggiamenti. Contro il nemico di turno, che dobbiamo costruire raccontando balle”.

Così Gino Strada ai microfoni di TgZero su Radio Capital

“Non credo che sia una scelta che paga nei sondaggi. La formazione del pensiero dei cittadini è influenzata dai media che raccontano balle e non rettificano poi le bufale. Ne mettono in circolo un’altra piuttosto. Twitter, Instagram tutte queste stronzate qua”, continua.  “È un decreto che con la Costituzione italiana e con i trattati internazionali non ha mai avuto familiarità. Questi signori della politica la pensano in questo modo: “Che crepino pure, basta che non vengono qui da noi”. Mi spaventa questo pensiero. Una cosa folle che esprime una cultura della guerra. Oggi saranno i migranti, domani come oggi i poveri, poi gli emarginati… Ma questa roba qui non ci ricorda un cazzo? Per fortuna hanno inventato i libri”, ha concluso Strada.

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