Duemila imprenditori a Torino per il “sì” alla Tav: il Governo ci ascolti

Foto LaPresse/Giordan Ambrico

Torino – La partita ora è nelle mani delle imprese. Si parte dalla Torino-Lione per arrivare all’importanza delle infrastrutture nel grande appuntamento previsto il 3 dicembre alle Ogr di Torino, ormai palcoscenico della lotta pro e contro il Tav, a cui prenderanno parte oltre 2mila industriali.

Niente politici, niente istituzioni, solo imprenditori e associazioni di categoria per l’evento dal titolo evocativo: ‘Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa’.

Dodici le sigle tra Confindustria, Ance, Confapi Cna, Lega delle cooperative, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Casa Artigiani, che riuniranno i loro consigli direttivi nazionali per ribadire la centralità delle grandi opere – a partire dalla Torino-Lione – e chiedere al governo una “riflessione seria e libera da pregiudizi ideologici”.

Al termine dell’incontro verrà sottoscritto un manifesto che costituirà la base del confronto in occasione dell’imminente incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi di Maio e il ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli.

l 5 dicembre, infatti, l’esecutivo incontrerà i rappresentanti del sistema delle imprese, del lavoro, della cooperazione e delle professioni piemontesi, sempre per parlare del Tav: si tratta in sostanza, di una parte dei manifestanti che sono scesi in piazza il 10 novembre a Torino a difesa del completamento dell’opera.

‘Nuova marcia dei 40mila’

E per segnare una continuità con quell’evento di piazza Castello, ribattezzato ‘nuova marcia dei 40mila’, nel corso dell’iniziativa alle Ogr saranno trasmessi i video della manifestazione del 10, anche se le ‘madamin’, le sette donne organizzatrici della protesta, non saranno presenti perché l’assemblea è destinata solo a imprenditori e associazioni di categoria.

Il mondo economico e produttivo si trasforma così nel vero grimaldello del popolo del ‘Sì’

L’obiettivo è convincere il governo a non bloccare i lavori dell’alta velocità. In concomitanza con l’iniziativa degli imprenditori, si terrà anche un presidio organizzato da +Europa e Radicali Italiani per ribadire ‘SiTav’ e ‘Si Referendum’.

E dato che Torino è diventata la piazza delle due fazioni, l’8 dicembre ci sarà anche una manifestazione No Tav, con convocazioni a mezzo pullman da tutta Italia.

Una marcia “dell’orgoglio, non una manifestazione di ‘risposta’ perché non dobbiamo rispondere a nessuno”, come ha sottolineato il movimento.

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