Ecco come il clima influenza le malattie

Riducendo l’inquinamento giù fino al 40% tumori, diabete ed altre patologie

NAPOLI – Salute e mitigazione del cambiamento climatico, due facce della stessa medaglia. A dicembre il Consiglio Superiore di Sanità ha pubblicato un documento dal titolo ‘Politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico’ in cui si parla del legame tra salute e clima. Lo studio è stato realizzato con l’obiettivo di contribuire a indirizzare le politiche sulla salute legate all’impegno dell’Italia nella COP27. Il dossier ha visto la collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica ed è indirizzato al Ministro della Salute, con il coinvolgimento del Ministero degli Esteri. L’analisi si basa su studi e dossier di esperti di portata internazionale.

CLIMA E SALUTE

Il legame tra clima e salute è stretto. Da un lato il cambiamento climatico influisce direttamente, in modo crescente, sulla salute degli italiani (attraverso le ondate di calore, le periodiche alluvioni, la siccità che riduce la produttività dell’agricoltura, la diffusione di nuove malattie infettive). Dall’altro lato la prevenzione delle malattie croniche richiede molteplici interventi, alcuni dei quali possono contribuire a mitigare il cambiamento climatico, attraverso la cosiddetta politica dei co-benefici.

CALDO E SICCITA’

I cambiamenti climatici stanno già influenzando la salute degli Italiani: tra il 2010 e il 2020, si è registrata una media annuale di quasi 100 milioni di giorni a persona in più di esposizione alle ondate di calore rispetto al periodo 1986-2005, e le ondate di calore comportano un carico quantificabile di mortalità e morbilità in Italia ogni estate. Almeno il 2-3% dei decessi totali osservati nel 2015 era attribuibile all’esposizione al calore. Nel 2020 il doppio della superficie terrestre è stato colpito da almeno un mese di siccità rispetto al 1950, una situazione che sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare e idrica, mentre i cambiamenti delle condizioni climatiche stanno influenzando gli ecosistemi e la biodiversità globali

EMISSIONI

L’uso continuo di combustibili fossili contribuisce ad innescare alte concentrazioni di inquinamento atmosferico, circostanza che ha portato l’Italia ad avere il secondo più alto numero di morti attribuibili all’esposizione a PM2,5 nell’Ue nel 2019. Per quanto riguarda il sistema alimentare, le emissioni di gas serra legate al consumo di prodotti animali hanno rappresentato l’82% di tutte le emissioni provenienti dai prodotti agricoli utilizzati in Italia nel 2018.

ZONOSI E MALATTIE

Il consumo in eccesso di carne rossa secondo gli studi può aver contribuito alla mortalità per le malattie croniche. Le zoonosi, ovvero le malattie infettive trasmesse dagli animali all’uomo, causate da batteri, virus, parassiti o prioni, sono una categoria di patologie fortemente influenzate dai cambiamenti climatici. Siamo di fronte al rischio reale di riemersione di agenti precedentemente endemici (come le encefalopatie da zecche, la malattia di Lyme, la febbre mediterranea e la febbre del Nilo occidentale).

POLITICHE DEI CO-BENEFICISecondo il Consiglio Superiore di Sanità la convergenza tra politiche di mitigazione del cambiamento climatico e di prevenzione delle malattie può portare a enormi vantaggi anche sul piano economico. Una riduzione importante (fino al 30-40%) dell’incidenza delle malattie croniche (tumori, diabete, malattie cardiovascolari, respiratorie e neurologiche) può essere ottenuta con politiche preventive realizzate al di fuori del sistema sanitario (alimentazione, trasporti, agricoltura). Il finanziamento di queste politiche attraverso i Ministeri competenti porterebbe a grandi risparmi nel servizio sanitario e avrebbe un impatto molto positivo sulla riduzione delle diseguaglianze sociali. Molte di queste politiche avrebbero anche una ricaduta sul cambiamento climatico, poiché gli stessi fattori di rischio che agiscono sulle malattie croniche sono agenti di cambiamenti climatici.

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