L’intervista. Rescigno: “Caldoro e il flop di Fi creano problemi al centrodestra”

La leghista attacca il capo dell’opposizione impegnato a ricollocarsi

NAPOLI – Le forze di centrodestra vivono la loro luna di miele in questi primi mesi di governo Meloni, ma se la coalizione a Roma sembra granitica, in Campania Fdi, Fi e Lega sembrano non riuscire a sintonizzarsi sulle stesse frequenze. A parlarne con Cronache è il consigliere regionale Carmela Rescigno.

Il centrodestra ha ricucito gli strappi e governa compatto il Paese, ma in Campania sembra non riuscire a fare squadra, anche in consiglio regionale non c’è traccia di iniziative congiunte (Lega-Fdi e Fi). Qual è la situazione e quali gli ostacoli maggiori?

A livello nazionale la coalizione è in salute, al netto delle giuste differenze, si riesce a fare sintesi, facendo prevalere sempre l’interesse degli italiani sulle ambizioni personali. Qui in Campania c’è qualche difficoltà, in Consiglio regionale pesa lo scioglimento di Forza Italia. Purtroppo chi è stato delegato dai campani a guidare l’opposizione, mi riferisco a Stefano Caldoro, è impegnato in altre operazioni di ricollocamento politico. È un errore. Questo destabilizza il centrodestra. Lo abbiamo visto con la mia elezione all’Anticamorra. Caldoro invece di far sintesi è andato a rimorchio dei veti personali imposti da Fratelli d’Italia. Caldoro dovrebbe decidere se fare il leader dell’opposizione per i prossimi due anni e mezzo oppure, per il bene del centrodestra, dedicarsi ad altro. Abbiamo due anni avanti per rigenerare la nostra coalizione, partendo dal lavoro che la Lega fa in Consiglio regionale con in testa il capogruppo Severino Nappi.

La Lega in Campania rispetto a Fdi e Fi sembra essere l’anello debole poiché meno radicata, questo vi penalizzerà rispetto all’indicazione dei candidati a sindaco nei grandi Comuni al voto?

Non siamo l’anello debole, alle ultime elezioni provinciali a Napoli siamo arrivati come seconda forza della coalizione. Alle ultime elezioni politiche abbiamo ottenuto dei risultati soddisfacenti, aumentando la pattuglia parlamentare. Ovviamente scontiamo il pregiudizio di una Lega contro il Sud. Eppure Matteo Salvini è stato l’unico leader del centrodestra ad aver dato spazio sia al governo, con la nomina di Pina Castiello a sottosegretario di stato ai Rapporti con il Parlamento, che nelle aule parlamentari al territorio campano. Siamo in una fase di riorganizzazione su tutto il territorio regionale. Nappi a Napoli, Zinzi a Caserta, Pierro a Salerno stanno facendo un lavoro eccezionale. Credo che dalle prossime amministrative ci sarà una bella sorpresa per la Lega.

A che punto siete con le nuove adesioni? La Lega avrà la forza di presentare il simbolo ovunque o prevarrà il ‘civismo’?

Certo l’obiettivo è questo. Siamo fiduciosi di poter essere presenti con il nostro simbolo. Gli amministratori pronti ad aderire sono tanti tra sindaci e consiglieri comunali il nostro coordinatore regionale Valentino Grant sta facendo un ottimo lavoro in Campania da lunedì saremo nuovamente a lavoro per il progetto che abbiamo sposato e cioè quello di una nuova Lega per la Campania e per il Sud.

Primi mesi del governo Meloni non privi di polemiche. La proposta Calderoli sull’autonomia differenziata continua a suscitare critiche e timori rispetto alle sorti del Sud che lei sembra non condividere. In cosa sbaglia chi minaccia di fare le barricate?

Sbaglia chi oppone un no ideologico. Non c’è alcun rischio di spaccare l’Italia. Mi pare che anche il presidente De Luca l’abbia compreso. Ci saranno più opportunità per le regioni virtuose. Meno spazio per le clientele.

Nuove inchieste sui percettori del reddito di cittadinanza. Basterà modificare la misura che è stata approvata quando la Lega governava con il M5S, o dal suo punto di vista il Rdc andrebbe cancellato?

Quel voto a favore fu il risultato di una coalizione di governo con i Cinque stelle. Il reddito è utile per gli over 50 che escono dal mercato del lavoro. In quel caso serve un sostegno dello Stato. Per gli altri dobbiamo lavorare sulle politiche attive per il lavoro.

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