Elezioni, Calenda: “Serve uno scostamento, ritardare è un assist ai partiti filo-Putin”

Le parole del leader di Azione

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: il leader della coalizione del Terzo Polo Carlo Calenda

TORINO – Draghi deve “darsi una mossa” e varare subito un provvedimento per calmierare il costo dell’energia e rimborsare le bollette impazzite. Altrimenti verrà meno il sostegno all’Ucraina nell’opinione pubblica e se ne avvantaggeranno quei partiti – Lega e Forza Italia su tutti – che già oggi sembrano più comprensivi verso le ragioni di Putin. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista a La Repubblica. “C’è il rischio di una totale deindustrializzazione del Paese a livello di piccole, medie e grandi imprese. Sta avvenendo questo, non è una bufala. Quindi abbiamo bisogno – sottolinea Calenda – non solo che Draghi vari subito un decreto per abbassare fino a fine ottobre il costo dell’energia, ma dobbiamo anche pensare a rimborsare le ultime bollette, altrimenti il sistema industriale salta”. Con Renzi “ho parlato stamattina e gli ho detto che, secondo i nostri calcoli, la manovra di appiattimento delle bollette a non più del 4 per cento può essere fatta con le entrate fiscali aggiuntive che già ci sono. Se dovesse esserci la necessità di fare un piccolo extra deficit, io proprio non mi porrei il problema”, continua. E ancora: “Le persone che ricevono queste bollette impazzite le ricollegano alla guerra e incomincia a venir meno il sostegno all’Ucraina. È questo il danno gigantesco che si sta producendo, che mette a rischio anche il posizionamento dell’Italia rispetto alla Nato e all’Ue. Anche per questo chiedo a Draghi di intervenire immediatamente. È diventata una questione di sicurezza nazionale”.

(LaPresse)

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