Energia, Tajani: “Creare stoccaggi europei come per i vaccini”

Il costo dell’energia e la sopravvivenza di un tessuto produttivo essenziale per il Pil toscano. Si è svolto oggi un primo incontro tra Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, e i rappresentanti di Confindustria Toscana Nord, al quale è intervenuto l'europarlamentare di FI Antonio Tajani, da sempre attento ai distretti produttivi toscani.

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Antonio Tajani

ROMA – Il costo dell’energia e la sopravvivenza di un tessuto produttivo essenziale per il Pil toscano. Si è svolto oggi un primo incontro tra Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, e i rappresentanti di Confindustria Toscana Nord, al quale è intervenuto l’europarlamentare di FI Antonio Tajani, da sempre attento ai distretti produttivi toscani. Per Confindustria hanno partecipato Marcello Gozzi, Francesco Marini e Fabia Romagnoli. Gli imprenditori hanno portato all’attenzione degli esponenti azzurri la drammaticità della crisi: non sono da escludere chiusure di molte imprese nei territori di Lucca, Pistoia e Prato, con ampi contraccolpi sul piano occupazionale. Tajani ha ricostruito le cause dell’attuale crisi energetica: “C’è una causa economica, correlata all’inflazione, e una geopolitica, dovuta alla crisi ucraina e alla rottura nei rapporti tra Algeria e Marocco”. Una via strategia d’uscita energetica e diplomatica quella suggerita Tajani, membro anche della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti. “Dobbiamo creare degli stoccaggi europei come per i vaccini e adesso, grazie all’autorevolezza di Draghi, è possibile” ha detto, mentre, per abbassare la temperatura, bisogna attivare un’azione distensiva verso la Russia perché “non è nell’interesse di nessuno, a maggior ragione dell’Italia, spingerla nelle braccia della Cina e noi di Forza Italia, con Berlusconi premier, siamo stati protagonisti della stagione di Pratica di Mare, la storica ricomposizione tra Usa e Russia”.

Erica Mazzetti ha ringraziato Tajani per la disponibilità e l’attenzione al distretto e ha rimarcato l’impegno per far sì che riprendano subito e in modo deciso le attività estrattive italiane che “generano gas che costa decisamente molto meno a quello d’importazione” accompagnando il tutto con misure di sostegno sui costi sopportati dalle imprese senza dimenticare una “revisione della politica energetica”. Marcello Gozzi ha ricordato quanto il tessuto produttivo sia stato colpito dalla crisi: “Sono aumentati i costi dei traporti, dei materiali, delle fonti di energia e questi si abbattono su realtà energivore come quelle fanno rifiniture”. L’aumento del gas rispetto a gennaio 2020 è stato, infatti, del 650%. “Questi costi ci fanno uscire dal mercato e nel lungo periodo divengono insostenibili” ha aggiunto il vicepresidente Francesco Marini, vincitore dello Stefanino d’Oro con la sua azienda. Fabia Romagnoli si è concentrata sulle proposte: “Diminuzione di accise e oneri, ripresa dell’attività estrattiva nazionale, valorizzazione dei rifiuti come fonte di energia per chiuderne il ciclo”.

LaPresse

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