Eni acquisisce il 70% del giacimento petrolifero di Oooguruk in Alaska

Eni ha firmato un accordo per l'acquisizione del 70% del giacimento petrolifero di Oooguruk, in Alaska, da Caelus Natural Resources Alaska

© Riccardo Squillantini / La Presse nella foto : Eni

MILANO (AWE/LaPresse) – Eni acquisisce il 70% del giacimento petrolifero di Oooguruk in Alaska. Eni ha firmato un accordo per l’acquisizione del 70% del giacimento petrolifero di Oooguruk, in Alaska, da Caelus Natural Resources Alaska. La società, si legge in una nota, possiede già il restante 30% del giacimento. L’accordo è soggetto all’approvazione delle autorità e ad alcune condizioni di closing. Eni è inoltre già operatore al 100% del giacimento di Nikaitchuq, situato a circa 13 chilometri a nord-est di Oooguruk. Nikaitchuq è in produzione dal 2011 e attualmente produce circa 18mila barili di petrolio al giorno (bopd).

Eni vuole portare la produzione totale in Alaska ad oltre 30mila bopd

L’acquisizione del 70% di Oooguruk consentirà al cane a sei zampe di aumentare immediatamente la propria produzione in Alaska di circa 7mila bopd. E di implementare importanti ottimizzazioni e sinergie operative tra Oooguruk e Nikaitchuq, entrambe operate al 100%. Eni prevede di perforare ulteriori pozzi di produzione a Oooguruk e Nikaitchuq, con l’obiettivo di portare la produzione totale in Alaska ad oltre 30mila bopd. Questa operazione, sottolinea il comunicato, rafforzerà ulteriormente la presenza di Eni nella regione, dopo la recente acquisizione effettuata nell’estate 2018 di 124 licenze esplorative (per un totale di circa 1.400 chilometri quadrati) situati nella parte orientale del North Slope dell’Alaska.

Il giacimento di Oooguruk, situato nel Mare di Beaufort a circa 5 chilometri dalla costa del North Slope dell’Alaska, è in produzione dal 2008 e l’attuale produzione lorda è di circa 10mila barili di petrolio al giorno da 25 pozzi produttori e 15 pozzi iniettori di gas e acqua. Gli impianti di produzione si trovano su un’isola artificiale, situata in soli 1,5 metri di profondità, con teste pozzo di produzione in superficie, che garantiscono condizioni operative in totale sicurezza e nel rispetto dell’ambiente, paragonabili a quelle di un campo onshore. Inoltre Eni potrà fare leva sulla cooperazione e sulle eccellenti relazioni esistenti con le comunità locali.

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