Eni, Descalzi: “Periodo complesso ma resta l’impegno per la transizione energetica”

Per il settore dell'Oil & Gas, la complessità è ancora maggiore dato il sovrapporsi degli effetti della pandemia al crollo dei prezzi delle commodities

Claudio Descalzi (Eni), ospite a In Mezz'Ora
Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Claudio Descalzi

ROMA – Quello attuale è “il periodo più complesso degli ultimi 70 anni. Una crisi economica vicina ai livelli della grande recessione degli anni 1930″ ma Eni ha reagito con “tempestività e flessibilità”. A dirlo è l’ad del Cane a sei zampe Claudio Descalzi nel messaggio agli azionisti in vista dell’assemblea della prossima settimana. Assemblea che sarà a prova di Covid, ovvero senza la tradizionale presenza nella sede dell’Eur dove ci sarà solo il rappresentante designato dalla società.

Gli effetti della pandemia sul settore energetico

Per il settore dell’Oil & Gas, la complessità è ancora maggiore dato il sovrapporsi degli effetti della pandemia al crollo dei prezzi delle commodities. Lo sottolinea Descalzi che evidenzia comunque l’impegno per la transizione energetica. “Continueremo a perseguire con fermezza la strategia di lungo termine che abbiamo disegnato coniugando la sostenibilità economica con quella ambientale, per costruire una nuova Eni, in grado di crescere nella transizione energetica fornendo energia in maniera redditizia e, al contempo, ottenendo un’importante riduzione dell’impronta carbonica”.

Cambi al vertice

L’assemblea del 13 maggio vedrà Descalzi confermato nel ruolo di Ad, mentre lascia Emma Marcegaglia, che sarà sostituita da Lucia Calvosa. “Io penso veramente che in questi anni, sotto la guida di Claudio Descalzi, il Consiglio di amministrazione ha trasformato profondamente la nostra azienda, plasmando l’Eni che ci sarà nei prossimi decenni. La permanenza al timone di Descalzi è un segnale rassicurante per tutti gli investitori che il percorso intrapreso proseguirà con successo”, sottolinea Marcegaglia. Che evidenzia la capacità del cane a sei zampe “di adattamento, di flessibilità, di affrontare situazioni di scenario energetico molto difficile, facendo leva proprio sui suoi valori core, che sono il know-how, le proprie persone, la grande propensione alla ricerca, all’innovazione e alle tecnologie”.

Quello che stiamo vivendo, dice la presidente, è “un momento drammatico, mai visto, di forte discontinuità, di grande incertezza”. Ma “la strategia integrata che è stata implementata, congiuntamente ad una governance forte e rafforzata, rendono oggi Eni una società resiliente, solida dal punto di vista finanziario, capace di affrontare anche un momento così difficile e drammatico come quello che abbiamo davanti”.

L’impegno di Eni

Resilienza che ha portato l’azienda, che ha supportato le strutture ospedaliere di diverse regioni italiane con 35 milioni, a rivedere tempestivamente il piano industriale 2020 e in parte anche quello per il prossimo anno. Come abbiamo visto dai risultati del primo trimestre e dalle proiezioni ad anno intero la situazione è complessa. “Nonostante gli importanti sforzi in termini di riduzione degli investimenti, dei costi operativi e G&A – avvisa Descalzi – se il prezzo dovesse continuare a mantenere i livelli di oggi dovremo intraprendere ulteriori azioni per continuare a difendere la nostra Società”.

(LaPresse/di Antonella Scutiero)

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