Estorsioni per il clan dei Casalesi, “esattore” condannato a 18 anni di carcere

Casal di Principe Grazie alla continuazione tra due sentenze sconto di pena per l’esponente bidognettiano.

Gabriele Cioffi
Gabriele Cioffi

Sconto di pena per Gabriele Cioffi. Il collegio C della quarta sezione penale della Corte d’appello di Napoli ha accolto la richiesta di continuazione tra tre sentenze irrevocabili incassate dal detenuto, assistito dall’avvocato Nello Sgambato. Quali verdetti? Quello emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2017, diventato irrevocabile nel novembre 2020, per estorsione, e quello del 2020 per associazione mafiosa. E così dai 30 anni previsti, si passa ai 18.

È stato ritenuto che le azioni criminali da lui compiute siano accomunabili allo stesso programma delinquenziale, considerato anche il fatto che ha fatto parte del clan dei Casalesi proprio come addetto alle estorsioni. L’attività investigativa che ha certificato la sua adesione alla mafia, si concentrò a disarticolare una rete di affiliati alla fazione Bidognetti che taglieggiava commercianti e imprenditori in provincia di Caserta. Era stata proposta dalla difesa pure la continuazione di due verdetti con la sentenza emessa dalla Corte d’appello del 2016, che lo ha dichiarato colpevole sempre per pizzo, ma i giudici l’hanno esclusa.

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