Usa, il fisco bracca gli evasori: pronto il ritiro del passaporto per 362mila persone

L'applicazione di una legge approvata nel 2015 ha portato molti a uscire allo scoperto

Evasione, il fisco pressa
Foto LaPresse

WASHINGTON – Non paghi le tasse, resti senza il passaporto. E’ il sunto di una legge approvata nel 2015 e che, nelle prossime settimane, potrebbe portare al ritiro del documento per oltre 350mila persone colpevoli di evasione. L’applicazione della norma ha comunque già avuto degli effetti positivi. Molti, per non incorrere nella gravosa sanzione, stanno risanando il debito con il fisco americano o comunque pianificando un piano di rientro.

Evasione, chi ci casca perde il passaporto

Il testo di legge approvato nel 2015 prevede che il dipartimento di Giustizia degli Usa e il fisco americano possano negare il passaporto a chi ha contratto un debito fiscale superiore ai 51mila dollari. Una norma che prevede qualche eccezione, ma non troppe. Sono esentati chi ha subito un furto d’identità o chi vive in zone per le quali è stato dichiarato lo stato di calamità. Ma sono pochi i casi in cui il governo tollera l’inadempienza. Secondo quanto affermato da un portavoce dell’Irs, sarebbero 362mila gli americani ai quali potrebbe essere ritirato il passaporto, non ancora scaduto. Sottolineatura importante perché fino a questo momento sono state soltanto negate le emissioni di nuovi documenti o il loro rinnovo.

Gli effetti della legge, i ‘furbetti’ escono allo scoperto

Secondo quanto affermato da un portavoce del fisco americano, gli effetti della legge sarebbero già stati molto positivi. Alla fine del mese scorso, infatti, 11,5 milioni di dollari sono stati versati complessivamente da 220 persone. Hanno scelto, in questo modo, di ripagare il loro debito con il fisco per evitare che gli venisse sottratto il passaporto. Per non perderlo, una persona in particolar modo è arrivato a sborsare un milioni di dollari tutti d’un fiato. Così come 1.400 cittadini hanno già concordato dei piani per una progressiva riduzione del debito. Condizione accettata dal fisco, che in questo caso non procederà a ‘sequestrare’ i documenti.

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