CASTELLAMMARE DI STABIA (Annarita Esposito) – Fa sesso con il suo cane e contrae un’infezione. I medici dell’ospedale San Leonardo sono costretti ad asportargli vari tessuti di pelle per evitare in extremis l’evirazione. E’ l’incredibile vicenda capitata ad un 55enne stabiese, costretto a recarsi al pronto soccorso del nosocomio del viale Europa dopo aver avuto un rapporto sessuale con il suo animale domestico. Una storia a dir poco anomala, che ha suscitato grande clamore e stupore in tutta la città stabiese. L’uomo, residente nella periferia di Castellammare e affetto secondo quanto si apprende da problemi di natura comportamentale, è arrivato in ospedale con una grave forma di infezione alle parti intime: gonfiore, chiazze sanguinanti ed escoriazioni. Una situazione a dir poco incredibile, per un quadro clinico comunque complicato a detta dei sanitari che gli hanno prestato tutte le cure del caso. Non c’era tempo da perdere per intervenire, ma era necessario conoscere bene i motivi che avevano portato al peggioramento delle condizioni cliniche. L’infezione infatti era molto estesa e, per ottenere un risultato medico veloce che non comportasse un ulteriore aggravamento delle condizioni, i medici hanno chiesto subito al paziente l’origine dell’infezione. A quel punto il 55enne, dopo un evidente stato di imbarazzo, ha affermato di aver avuto diversi rapporti sessuali con animali. L’ultimo dei quali con il suo cane. “L’ho fatto per soddisfare la mia cagna”, ha riferito all’equipe medica dell’ospedale stabiese. Tutto ciò, davanti ai medici increduli per la testimonianza fatta dal paziente. A quel punto il 55enne viene ricoverato. Le sue condizioni peggiorano e si tentano le prime cure farmacologiche. Il 55enne è in pericolo di vita e i medici non hanno altra soluzione che procedere con l’asportazione di alcuni tessuti del pene, dopo il consenso firmato dal protagonista di questa incredibile vicenda. La notizia non è passata inosservata nella città delle terme. Anzi, ha suscitato grande clamore e incredulità. Tuttavia ci sono dei precedenti specifici, verificatisi nei mesi scorsi. Ad aprile infatti, nella zona del Canton Ticino, si verificarono diverse aggressioni ai danni di capre. Un pastore, in un caso, riuscì a cogliere in flagrante un uomo che faceva sesso con un quadrupede. Dopo una colluttazione con il pastore, l’autore dell’ignobile gesto scappò. Tuttavia, la polizia riuscì a identificare il sospetto: si trattò di un cittadino portoghese di 39 anni. Risale invece allo scorso giugno l’episodio di un 56enne inglese, che riprese il suo rapporto sessuale con il proprio animale domestico e poi condivise il filmato su diverse chat di messaggistica.
I medici: “Ha rischiato seriamente la vita”
“Un episodio incredibile, avvenuto in condizioni igieniche a dir poco precarie”. E’ la posizione dei medici dell’Asl Na 3 sud, guidata dal direttore Giuseppe Russo, ancora increduli dinanzi all’episodio del 55enne giunto in ospedale con una infezione estesa alle parti intime, dopo aver avuto un rapporto sessuale con il suo cane. “L’uomo ha rischiato seriamente la vita e l’evirazione – continua lo staff sanitario stabiese che lo ha tenuto in cura – l’infezione era ormai particolarmente estesa e siamo stati costretti ad intervenire con l’asportazione di alcuni tessuti per evitare il peggio”. Una situazione paradossale, anche dal punto di vista medico, e sicuramente anomala. “Ovviamente tutto parte dalle condizioni igieniche precarie – proseguono – considerato che il rapporto sessuale va a toccare un’area del corpo umano particolarmente soggetto ad infezioni. La zona infetta rischiava concretamente di andare in cancrena, ma il tempestivo intervento dell’equipe medica è riuscito ad evitare guai ancora più seri al paziente”. In un primo momento la situazione non era particolarmente chiara. Poi è arrivata la confessione del 55enne, considerato soggetto fragile e affetto da disturbi mentali. “Ha detto che l’aveva fatto per soddisfare la sua cagna – proseguono allibiti i medici – non nascondendo l’imbarazzo per quanto accaduto. L’uomo si trova ancora ricoverato in ospedale, presso il reparto di Urologia, ma fortunatamente non è più in pericolo di vita”.
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