Faida tra baby criminali: “Quaranta parrocchie per salvarli dalla strada”

L’sos dell’arcivescovo Battaglia: “Sono preoccupato, va fatto di tutto per recuperare la dignità di coloro che hanno compiuto il male”

Il vescovo Domenico Battaglia
Il vescovo Domenico Battaglia

NAPOLI – Far west in strada e suicidi in carcere: “Mettere al centro del dibattito cittadino l’emergenza educativa”. Così l’arcivescovo don Mimmo Battaglia inizia la sua riflessione su quanto sta accadendo a Napoli negli ultimi tempi. Gli ottanta colpi esplosi da un commando tra le Case Nuove e corso Arnaldo Lucci, che hanno ferito un 18enne vicino al clan Contini e una donna innocente, una passante di 68 anni, hanno lasciato uno squarcio sulla pelle della città. E contro la violenza anche la Chiesa scenda in campo. L’arcivescovo non lo nasconde: “Sono profondamente addolorato e preoccupato a causa dei recenti episodi di violenza e criminalità che hanno ancora una volta bagnato di sangue le strade della nostra città”. Monsignor Battaglia menziona anche l’emergenza suicidi nel carcere di Poggioreale: “E altrettanta preoccupazione nasce dal dramma di chi sceglie di mettere fine alla propria vita in un luogo che dovrebbe servire non soltanto a garantire la sicurezza della comunità ma anche e soprattutto la rieducazione di coloro che, avendo compiuto reati ed essendo temporaneamente privi della libertà personale, dovranno ritornare alla società in un modo nuovo improntato alla legalità e alla giustizia”. “Per questo – aggiunge – guardando al Vangelo e alla Costituzione non posso che condividere con tutti il mio appello alla corresponsabilità affinché la violenza non generi altra violenza, affinché queste morti e queste ferite fermino altre morti e altre ferite, affinché si compia ogni sforzo non solo per tutelare la dignità e recuperare la vita di coloro che hanno compiuto il male ma anche perché si agisca preventivamente, mettendo al centro del dibattito cittadino l’emergenza educativa”.

Quindi l’appello alle autorità competenti e ai cittadini: “E mentre chiedo a tutte le istituzioni e alla società intera di fare la propria parte senza cedere alla paura e all’indifferenza, insieme alla mia Chiesa napoletana, e in comunione con il mio confratello vescovo don Carlo Villano e la Chiesa di Pozzuoli, di fare ancora una volta un passo in avanti, diventando ancor più un avamposto di cura integrale dell’uomo e un luogo sicuro per i ragazzi e i bambini della nostra città che hanno diritto a percorsi educativi inclusivi capaci di salvarli dalla strada e dalla violenza”. Nei prossimi giorni si proseguirà con una nuova fase del ‘Patto Educativo’, in ogni quartiere, municipalità e comune delle Diocesi “dove abbiamo individuato – dichiara l’arcivescovo – alcune parrocchie a cui è stato affidato il compito di animare nell’ambito della propria zona questo processo, dando in questo modo una spinta dal basso a un percorso che necessita di maggiore impegno e attenzione da parte di tutti”. “La Chiesa c’è e desidera animare e rianimare la speranza della nostra gente”, si conclude il suo intervento. Queste le parrocchie individuate dalla Curia per il processo di civiltà e legalità: la ‘Santi Giovanni e Paolo’ dell’Arenaccia, con don Salvatore Melluso; la ‘Sant’Annibale Maria di Francia e Sant’Antonio’ a Capodimonte, con padre Rosario Graziosi; la parrocchia ‘SS. Ascensione a Chiaia’ nell’omonimo quartiere, guidata da don Giuseppe Carmelo; il Centro don Bosco alla Doganella con don Fabio Bellino; la parrocchia ‘San Vitale’ di don Fabio De Luca; la Basilica della SS. Annunziata Maggiore nella Maddalena retta da padre Carmelo Raco; la ‘San Lorenzo martire’ a Pianura di don Enzo Cimarelli; la parrocchia ‘Immacolata a Pizzofalcone’ nell’omonimo quartiere, diretta da don Michele Pezzella; la parrocchia ‘San Francesco e Santa Chiara’ di Ponticelli, con don Alessandro Overa; la parrocchia ‘Immacolata a Tavernanoce’, tra Ponticelli e Volla, guidata da don Francesco Velotto; al Rione Luttazzi la parrocchia ‘Sacra Famiglia’ di padre Marco Rota; la parrocchia ‘Santa Maria della Sanità’ nel rione Sanità di don Luigi Calemme; la parrocchia ‘San Giuseppe e Madonna di Lourdes’, a San Giovanni a Teduccio, di don Fulvio Stanco; la parrocchia ‘Risurrezione’ a Scampia, guidata da don Francesco Minervino; la ‘Santa Maria del Buon Rimedio’ a Scampia, guidata da don Alessandro Gargiulo; la parrocchia ‘Immacolata Concezione’ a Secondigliano retta da don Doriano De Luca; la parrocchia ‘Santi Pietro e Paolo’ a Soccavo di don Enzo Cimarelli; il Centro diocesano di Pastorale Giovanile “Shekinà” del Vomero, guidato da don Massimo Ghezzi.

Individuate sedi anche in provincia: ad Afragola la parrocchia di San Giorgio Martire, di don Massimo Vellutino; ad Arzano la ‘Cristo Re’ di don Davide Trapani; a Bacoli la parrocchia di San Gioacchino con don Roberto Iodice; a Bagnoli la parrocchia ‘Maria Santissima Desolata’ con don Raffaele Russo; a Calvizzano la parrocchia San Giacomo apostolo di don Ciro Tufo; a Casalnuovo la parrocchia San Giacomo apostolo retta da don Mario Briante; a Casavatore la parrocchia Gesù Cristo Lavoratore di don Dario Ferraro; a Casoria la parrocchia ‘San Benedetto’ di don Pasquale Fioretti; a Cercola la parrocchia dell’Immacolata Concezione di don Giovanni Cozzolino; a Ercolano la parrocchia Santa Maria a Pugliano retta da don Aniello Gargiulo e la ‘Santa Maria del Pilar’ di don Pasquale Incoronato; a Marano la parrocchia di San Ludovico d’Angiò con don Ciro Russo; a Melito la parrocchia di San Vincenzo Romano di don Giovanni Tolma; a Monterusciello la parrocchia di Sant’Artema di don Elio Santaniello; a Mugnano la parrocchia di San Nunzio Sulprizio retta da don Pasquale Marono e don Michele Guasco; a Pollena Trocchia la ‘San Gennaro’ con don Emanuele Iacolare; a Portici la parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, guidata da don Riccardo Coppola; a Pozzuoli, nel Rione Toiano, la parrocchia San Michele Arcangelo di don Felix Ngolo; a Quarto la ‘Maria Regina della Pace’ di don Mariano Amirante; a San Giorgio a Cremano la parrocchia ‘Santa Maria dell’Aiuto’ retta da don Gioacchino Montefusco; a Torre del Greco l’oratorio San Vincenzo Romano di don Raffaele Borriello; a Trecase la ‘Santa Maria delle Grazie e San Gennaro’ di don Antonio Ascione; a Villaricca la ‘San Francesco d’Assisi’ di don Giuseppe Tufo; a Volla la parrocchia ‘Immacolata Concezione e San Michele’ di don Federico Saporito.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome