Famiglia, resta la tensione sul congresso di Verona. Di Maio: “Non festeggio il ritorno al medioevo”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – Le polemiche sul congresso mondiale delle famiglie non accennano a placarsi. Anche nel giorno della conferenza stampa di presentazione dell’evento di Verona, dal 29 al 31 marzo, la tensione resta alta con l’irruzione di alcuni attivisti nella sala dove si presentava la manifestazione. Una tre giorni di incontri e dibattiti con ospiti internazionali che, da programma, si concluderà con una marcia per le strade della città.

Sarà uno straordinario laboratorio di idee e promuoverà azioni di sostegno concrete a favore della famiglia, che è e rimane il nucleo fondante della nostra società”, spiega il sindaco Federico Sboarina. “Il congresso esprime i valori in cui questa amministrazione crede. In più accendere i riflettori sulla famiglia, significa porre l’attenzione anche sulla preziosità ed unicità della vita“, prosegue.

Una manifestazione che spacca in due il governo

Il casus belli è quello relativo al ‘pasticcio del patrocinio’ da parte dell’Esecutivo, sul quale Palazzo Chigi ha aperto un’istruttoria. A Verona ci saranno tutti i big della Lega, a partire dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Con lui il titolare della Famiglia, Lorenzo Fontana, grande promotore della manifestazione, e il governatore del Veneto, Luca Zaia.

Una partecipazione in blocco che il Movimento 5 Stelle, vede come fumo negli occhi. “Non vado a festeggiare il ritorno al medioevo”, ribadisce senza mezzi termini Luigi Di Maio. Già nei giorni scorsi il vicepremier aveva bollato come “destra degli sfigati” quella che si prepara a riunirsi all’ombra dell’Arena. “Per me la famiglia è sacra ma sono per la libertà della donna. Quel congresso non mi rappresenta e tutte le istruttorie per rivedere quel patrocinio io le benedico“, aggiunge il capo politico M5S.

Sul congresso sono state diffuse una serie di fake news

Mi dispiace per chi tenta di trasformare questo nostro incontro tra leader mondiali, figure istituzionali di primo rilievo e numerosi esperti che parlano del valore e della bellezza delle famiglie in un incontro ‘contro’ quando si tratta di un incontro ‘per’ i genitori e i loro figli”, precisa Toni Brandi, presidente del Congresso.

Un pensiero condiviso in toto da Giorgia Meloni che parla apertamente di “folle circo” attorno all’evento veronese. “Io ci sarò e ne sono orgogliosa“, chiosa la presidente di Fratelli d’Italia. Un asse sovranista che si rinforza con Matteo Salvini mentre i ‘colleghi’ di governo restano a guardare mordendo il freno.
(LaPresse)

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