Fantinati (M5s): “La totale libertà di movimento dei capitali è odiosa”

Col Dl dignità vengono inasprite le sanzioni per chi delocalizza dopo aver ricevuto aiuti economici

LaPresse / Nicolò Campo

ROMA (LaPresse)“Il contrasto alle delocalizzazioni senza regole è sempre stato un punto qualificante del programma del Movimento. Per noi la totale libertà di movimento dei capitali è uno strumento odioso per alimentare la concorrenza al ribasso tra i lavoratori a livello mondiale. Già dall’opposizione, nella scorsa legislatura, riuscimmo a porre un argine al fenomeno. Ottenendo con un emendamento a mia prima firma che le aziende beneficiarie di un contributo pubblico fossero costrette alla totale restituzione”.

Questo, “in caso di delocalizzazione al di fuori dell’Unione Europea nel triennio successivo. Con il Decreto Dignità abbiamo portato a compimento un percorso virtuoso. Ora anche le aziende che delocalizzano in un Paese interno alla Ue o in un sito produttivo anche nazionale, se diverso da quello pattuito, devono restituire il beneficio pubblico”. Lo afferma in una nota Mattia Fantinati, portavoce M5S della commissione Attività produttive e sottosegretario alla Pubblica Amministrazione.

“Il decreto alza anche il termine temporale entro il quale l’azienda beneficiaria viene sanzionata se delocalizza”

In caso di delocalizzazione extra Ue si applica addirittura una sanzione da due a quattro volte superiore all’aiuto pubblico ricevuto. L’obiettivo è di perseguire una “globalizzazione intelligente, capace di sfruttare le opportunità del commercio mondiale e delle nuove tecnologie. Ma allo stesso tempo di tutelare i livelli occupazionali e la produzione interna” – conclude Fantinati.

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