Ferrero, cresce il fatturato in Italia: utile di 203,9 milioni

Osservando gli ultimi 10 anni di attività nel solo perimetro nazionale, gli investimenti realizzati dal gruppo sul territorio si attestano a 1,1 miliardi di euro

Foto Damien Meyer

MILANO – Ferrero spa, holding delle attività italiane del gruppo di Alba, ha generato un utile d’esercizio di 203,9 milioni nel periodo dal 1 settembre 2017 al 31 agosto 2018. Fatturato in crescita per la Ferrero Commerciale Italia a 1,45 miliardi di euro, con una crescita delle vendite sul mercato nazionale dell’1,5% a valore.

Cresce il fatturato di Ferrero

Le vendite sul mercato nazionale (distribuzione moderna, negozi tradizionali e discount) dell’insieme dei prodotti Ferrero hanno fatto registrare risultati positivi, accompagnati da un aumento delle quote di mercato. Grazie anche al contributo dei nuovi prodotti, tra cui Kinder Cards.

Il gruppo conferma la centralità dell’Italia in termini di investimenti industriali. 107 milioni di euro nell’esercizio sono andati ai quattro poli produttivi (Alba, Pozzuolo Martesana, Sant’Angelo dei Lombardi e Balvano).

1 miliardo di investimenti negli ultimi 10 anni

Osservando gli ultimi 10 anni di attività nel solo perimetro nazionale, gli investimenti realizzati dal Gruppo Ferrero sul territorio si attestano a 1,1 miliardi di euro. Sul fronte del lavoro, l’organico medio al 31 agosto 2018, aggregando il dato della Ferrero spa e quello delle quattro società controllate, è pari a 6.148 unità. In aumento di 115 unità rispetto all’anno precedente.

Difesa e stabilità del livello occupazionale

Ferrero spa e le quattro società controllate in Italia “hanno garantito difesa e stabilità del livello occupazionale. In virtù della priorità data alle risorse umane e ai valori della responsabilità sociale d’impresa. Che, da sempre, caratterizzano ed ispirano la cultura del gruppo”. Lo si legge in una nota diffusa dopo l’approvazione del bilancio 2017-18 e la nomina del Cda. L’ambasciatore Francesco Paolo Fulci è stato confermato presidente, del board fanno parte anche Alessandro d’Este, Giuseppe Del Duca, Bruno Ferroni, Edo Milanesio, Bartolomeo Salomone, Gian Luca Bassi.

(Lapresse)

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