FI, Brunetta: eleggibilità Berlusconi sia supportata da un partito rinnovato

“Berlusconi è quello che per primo capta i bisogni di un movimento, di un popolo, di un partito. Non basta la sua rieleggibilità, certamente necessaria affinché possano cambiare gli equilibri all’interno del centrodestra e nel Paese.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 11 giu. (LaPresse) – “Berlusconi è quello che per primo capta i bisogni di un movimento, di un popolo, di un partito. Non basta la sua rieleggibilità, certamente necessaria affinché possano cambiare gli equilibri all’interno del centrodestra e nel Paese. Che questa sua rieleggibilità sia supportata da un partito rinnovato. Ci si sta prospettando, sin da ora, una grande occasione, che è quella di ricostruire il centrodestra”. Così il Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, intervistato da ‘Radio Radicale’. “Basta vedere i risultati delle ultime amministrative: il centrodestra unito vince e perde quando è disunito; il Movimento 5 Stelle alle amministrative perde e rivince, come a Roma, la sinistra del Pd. La proposta che dal ’94, per intuizione del presidente Berlusconi, governa in Italia come centrodestra unito, è ancora il futuro per questo Paese. Non certamente questo governo populista, con un programma incompatibile con questo particolare momento storico ed economico.

l’idea chiara

Ne deriva la necessità – prosegue – di riproporre per il Paese l’alleanza di centrodestra, completamente rinnovata, nei programmi e nell’atteggiamento con l’Europa e con il Resto del Mondo”. “Ridicola, inoltre, la posizione di Conte con Trump, con Putin, con queste oscillazioni, posizione ben lontana dall’accordo di Pratica di Mare del 2002, quando Berlusconi aveva ottenuto il plauso tanto degli Stati Uniti, quanto della Federazione Russa nella lotta al terrorismo e nella tutela della sicurezza internazionale. Credo che questo governo – conclude – debba essere considerato solo come un governo dell’emergenza, per poi ritrovare il senso di una grande offerta politica da parte del centrodestra, proprio alla luce degli ultimi risultati elettorali. Noi siamo pronti per questo, come lo è anche Berlusconi. Torna a casa Matteo, torna nella casa del centrodestra unito. Non lo dico io, lo dicono 7 milioni di italiani”.

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