Firenze, carabinieri accusati di stupro: Camuffo condannato a 4 anni e 8 mesi

Secondo il capo d'imputazione, gli ex militari avrebbero violentato le due ragazze agendo in modo "repentino e inaspettato"

Stupro a Reggio Emilia

FIRENZE (LaPresse) – Quattro anni e otto mesi di reclusione. E’ questa la condanna inflitta, in rito abbreviato, dal gup del tribunale di Firenze, Fabio Frangini, a Marco Camuffo, 44 anni, ex appuntato scelto dei carabinieri. Accusato con il collega Pietro Costa, 32 anni, di aver abusato sessualmente di due studentesse americane a Firenze la notte tra il 6 e il 7 settembre dello scorso anno. Dopo averle riaccompagnate a casa, in Borgo Santi Apostoli, con l’auto di servizio. Per l’altro imputato, Pietro Costa, che ha scelto il rito ordinario, il gup ha disposto il rinvio a giudizio.

Studentesse stuprate dai carabinieri, l’accusa aveva chiesto 5 anni e 8 mesi per Camuffo

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, che per Camuffo aveva chiesto una condanna a cinque anni e otto mesi, i due avrebbero agito abusando della qualità di carabiniere in servizio. E avrebbero violato gli ordini impartiti dai superiori.

Entrambe le ragazze salirono, sempre secondo l’accusa, “illegittimamente” a bordo della Fiat Bravo del 112. Le due studentesse risultarono alla rilevazione effettuata alle 6.51 del mattino del 7 settembre in stato di ebbrezza alcolica, con 1.68 grammi di alcol per litro una e 1.59 per l’altra. Secondo il capo d’imputazione notificato a conclusione delle indagini, i due carabinieri avrebbero violentato le due ragazze. Agendo in modo “repentino e inaspettato”.

L’ammissione dei due ex militari, arriva la condanna del gup di Firenze

I due ex militari hanno ammesso di aver avuto rapporti sessuali con le due ragazze. Ma hanno sempre affermato che le studentesse statunitensi fossero consenzienti. Versione che oggi, davanti al gup, Camuffo ha ribadito rendendo dichiarazioni spontanee, sottolineando però che non fu lui a decidere di accompagnare le ragazze dalla discoteca alla loro casa di Firenze. Ma fu iniziativa del collega Costa. Prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio, gli avvocati Filippo Viggiano e Cristina Menichetti.

I legali di Camuffo, avevano chiesto l’assoluzione per il loro assistito. I difensori di Costa, Giorgio Carta e Andrea Gallori avevano risposto alla richiesta di rinvio a giudizio dell’ex carabiniere scelto, chiedendo il proscioglimento.

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