Fisco: accordo sul carcere per i grandi evasori. Confindustria: “Approccio troppo repressivo”

La maggioranza ha trovato un'intesa sull'inasprimento del carcere per i grandi evasori.

Foto LaPresse/Giordan Ambrico 12/09/2018, Torino (Italia) cronaca Confindustria: Sistema industriale per i corridoi europei Nella foto: Vincenzo Boccia Photo LaPresse/Giordan Ambrico September 12, 2018 , Torino (Italy) news Confindustria: Industrial system for the European corridors In the pic: Vincenzo Boccia

ROMA – La maggioranza ha trovato un’intesa sull’inasprimento del carcere per i grandi evasori. Due emendamenti riducono invece l’aumento delle pene per i comportamenti non fraudolenti e rivedono la disciplina della confisca per sproporzione e la responsabilità amministrativa delle imprese. Gli emendamenti sono stati presentati e depositati e verranno votati stasera in commissione finanze alla Camera.

La rabbia di confindustria

Confindustria ribadisce la profonda preoccupazione per il continuo ampliamento della sfera penale ai fatti economici. L’emendamento che riscrive l’art. 39 del DL fiscale depositato ieri sera dal Governo, se da un lato affronta alcune delle criticità che avevamo evidenziato in audizione, dall’altro vanifica questi miglioramenti, estendendo ulteriormente l’ambito applicativo del decreto 231 ai reati tributari. “È un approccio iper repressivo, che moltiplica le sanzioni sulle stesse fattispecie. La confisca allargata resta comunque una anomalia, perché estende misure eccezionali pensate per la criminalità mafiosa a reati di natura completamente diversa e i correttivi apportati vengono completamente annullati dall’intervento in tema di responsabilità 231. Non è certamente questo proliferare di interventi penali, volti a criminalizzare il mondo dell’impresa, il modo corretto per combattere l’evasione e far crescere l’economia del Paese”, si aggiunge in una nota.

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