Fisco, Cna: per gli autonomi risparmi fino a 15mila euro con la flat tax

Fabio Cimaglia /LaPresse in foto Daniele Vaccarino, presidente nazionale della CNA

Milano – Risparmi dai 1000 ai 4200 euro per le industrie alimentari e delle bevande, per il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, per le attività di servizi di alloggio e di ristorazione.

Vantaggi da 700 a 4mila euro per gli ambulanti che vendono cibo e bevande

Da 900 a 7500 euro per gli ambulanti che vendono altri prodotti; sono alcune delle simulazioni che la Cna ha svolto per comprendere gli effetti di un allargamento del regime agevolato con una flat tax al 15%.

Cna analizza specifica ipotesi di estensione del regime forfetario

Ha ipotizzato che i limiti in vigore, ora distinti per diverse attività economiche, siano unificati ed elevati a 100mila euro, con tassazione al 15% entro il limite di 65mila euro, e l’applicazione di una imposta sostitutiva del 20% per tutti gli altri.

Maggiori vantaggi con la tassa piatta potrebbero arrivare  anche per gli edili

Risparmi da 2mila a 15 mila, ma anche per gli intermediari di commercio, che pagherebbero da 850 a 9300 euro in meno. Per le attività professionali scientifiche, tecniche, sanitarie, dell’istruzione, dei servizi finanziari e assicurativi il risparmio sarà tra i 2200 e i 12600 euro.

Differenze in percentuali in base al reddito tra le più convenienti

Fino al 16,2% per chi dichiara 100mila euro. L’attuale regime forfetario prevede l’applicazione di un’aliquota del 15% (del 5% per i primi cinque anni di attività) in sostituzione della tassazione Irpef, Iva e Irap, su un reddito determinato applicando delle percentuali di redditività sui ricavi generati.

Il regime prevede, inoltre, l’esonero da quasi tutti gli adempimenti fiscali

L’esonero comprende anche lo spesometro, gli Indici sintetici di affidabilità (prima studi di settore) e la fatturazione elettronica in vigore dal prossimo 1 gennaio.

Il regime forfetario si applica a tutte le imprese individuali e gli autonomi

che dichiarano l’anno precedente a quello di accesso un volume di ricavi e compensi inferiore a una soglia compresa tra 25mila e 50mila euro, distinta per attività economica.

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