Forza Italia riparte dall’antimanovra: attacchi a raffica al governo per aumentare il consenso

Gli azzurri mirano a sfruttare il momento mediaticamente favorevoli per risollevarsi dal fondo. Tajani: "Grave errore attaccare le banche".

Berlusconi e il processo Ruby ter
Foto LaPresse/Silvio Berlusconi

ROMA – Forza Italia è ai minimi storici di consenso. La strategia azzurra, nella convinzione che il governo Conte avrebbe presto mostrato delle debolezze, è ora quella di sfruttare le criticità della manovra per aumentare la popolarità. Proprio in questi giorni, per altro, le difficoltà gialloverdi si accrescono. Al centro dell’attenzione ci sono le polemiche sul voltafaccia grillino sul gasdotto in Puglia, su Ilva, Tav e tagli all’editoria.

Il piano ‘antimanovra’

È il momento che i forzisti vogliono sfruttare per far valere le loro ragioni. Silvio Berlusconi oggi ad Arcore definirà il piano di battaglia ‘antimanovra’. Si insisterà sul reddito di cittadinanza e sull’assenza di una vera Flat tax. Domani il leader sarà a Roma, per definire in un vertice con i suoi a Palazzo Grazioli le controproposte economiche e organizzare la settimana di mobilitazione contro la legge di bilancio. Il Cavaliere poi incontrerà i coordinatori regionali, per ascoltare i report sulle realtà locali. Si dovrà preparare l’operazione tesseramento, la stagione di congressi e riorganizzazione del partito.

Tajani: “Un grave errore del governo sottovalutare lo spread”

Intanto il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani è tornato ad attaccare l’esecutivo gialloverde. “Troppi errori del governo, ora pagano gli italiani”. Per lui è “un grande errore, da politica chavista, attaccare le banche come fossero il nemico numero uno del popolo”. M5S e Lega hanno la “responsabilità gravissima di sottovalutare l’importanza dello spread. Questo ha fatto precipitare i titoli bancari in Borsa, con effetti disastrosi che hanno messo in difficoltà tutti i principali istituti”. Se i due partiti di governo alla fine “corrono ai ripari, ben venga. Ma con l’intervento dello Stato, in un modo e nell’altro, a pagare sono sempre i risparmiatori italiani”.

Via libera agli attacchi

Dopo il via libera al gasdotto il vicepresidente dei deputati di Fi Simone Baldelli chiede che il governo venga in Parlamento a chiarire e il neo-commissario azzurro in Puglia. Mauro D’Attis sottolinea che “il M5S ha bombardato i cittadini di bugie”. Mentre in Salento i manifestanti chiedono le dimissioni della ministra per il Sud Barbara Lezzi. “Il voltafaccia M5s sul Tap è l’ultima delle prese in giro del movimento di Grillo e Casaleggio agli elettori. Le loro promesse sono come neve al sole”, commenta Lucio Malan, vicario del gruppo in Senato.

Sul fronte del decreto sicurezza, il senatore Maurizio Gasparri annuncia che oggi in Commissione Affari Costituzionali, Fi proporrà emendamenti per stanziare almeno un miliardo per le assunzioni nelle forze di polizia.

Le polemiche interne: l’ex Cav deluso da Toti

Quanto alle polemiche interne, soprattutto di Giovanni Toti, Berlusconi sarebbe molto seccato per le quotidiane critiche del governatore ligure. Non c’è però seria preoccupazione perché Toti non avrebbe seguito. Salvo qualche parlamentare poco noto, né una sponda reale nella Lega. Ma pesa, in particolare, la bocciatura del sostegno promesso da Fi a Manfred Weber, il più accreditato candidato del Ppe per il vertice della Commissione Ue.

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