Forza Italia è Berlusconi, tutto il resto solo capricci

Il candidato del centrodestra alle prossime Regionali è Stefano Caldoro, fatto noto ormai dallo scorso ottobre. Da quando, cioè, dopo l’accordo stretto tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia in base al quale sarebbe stato il partito azzurro ad esprimere il nome del leader della coalizione in Campania e in Calabria, Silvio Berlusconi disse: “Mi piacerebbe che ci rappresentasse Mara Carfagna o, se non dovesse accettare, Stefano Caldoro”. La vicepresidente della Camera, mai interessata alle competizioni in cui bisogna fare voti perché non ne ha, declinò l’offerta. Di conseguenza la stessa domanda fu fatta all’ex governatore campano, che rispose senza indugio: obbedisco.

Tutto chiaro? Non è molto difficile capire come siano andate le cose, eppure – a due mesi abbondanti da quell’accordo – c’è ancora chi fa finta di cadere dalle nuvole. C’è ancora chi parla di primarie, di candidature alternative, di metodi di selezione da rivedere e minaccia strappi e scissioni. Gente che non ha un voto, miracolati della politica che oggi hanno diritto di parola solo perché un bel giorno Silvio Berlusconi, colui che ha fondato Forza Italia, ha detto: “Mi stai simpatico/a, da oggi sei coordinatore provinciale o regionale, un deputato o un senatore”.

Ma quando mai in Forza Italia le decisioni sono state prese democraticamente? Quale congresso è stato celebrato, quale direttorio è stato fondato senza che fosse Berlusconi a deciderlo e a pianificare tutto nei minimi dettagli? Mai, dal 1994 ad oggi. Chi ha fatto carriera l’ha fatta grazie a lui, chi si è dovuto ritirare a vita privata lo ha fatto perché è stato il Cavaliere a volerlo.

E oggi chi è stato selezionato così si permette di mettere in discussione quello stesso metodo? Come mai Mara Carfagna oggi parla di primarie? E’ stata forse scelta in questo modo per rivestire il ruolo di ministro delle Pari Opportunità o di vicepresidente della Camera? E Nappi, Mastella, Ronghi per restare in ambito locale… o Toti e Gasparri per ‘salire’ al livello nazionale… hanno vinto qualche congresso e non ce ne siamo accorti?
Un atteggiamento che sconfina nel ridicolo: mentre Caldoro va avanti nella sua campagna elettorale, ufficialmente investito del ruolo di candidato governatore dall’unico che può farlo, Berlusconi, assistiamo alle simpatiche uscite di questa o di quell’altro, tutti figli di quel metodo che ora contestano.

Un consiglio: invece di continuare a perdere tempo a colpi di agenzie e interviste, cominciate con il porta a porta per fare i voti che vi servono. Le Regionali sono dietro l’angolo, i sondaggi sembrano favorevoli, ma così rischiate di perdere la Campania che Vincenzo De Luca vi ha messo su un piatto d’argento. Diversamente, abbiate il coraggio di prendere un’altra strada e di chiudere con Berlusconi e il berlusconismo se non vi aggradano più. Ma la morale no, quella risparmiatecela: non bastano due capricci per cancellare la memoria dell’ultimo quarto di secolo.

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