Ginnastica ritmica, Sofia Lodi: talento e passione: “Napoli e Caserta sono meravigliose”

CASERTA – Ha trascorso due giorni dedicandosi alla ritmica, la sua passione, Sofia Lodi, giovanissima ginnasta olimpionica, già componente della squadra nazionale di ritmica dal 2014 al 2016, campionessa del Mondo 2015, vice campionessa d’Europa e del Mondo nel 2014 e quarta alle Olimpiadi di Rio 2016, con le ragazze della ‘Polisportiva Bellona’, protagoniste di uno stage. E’ rientrata a Brescia passando tra gli arrivi delle delegazioni per le Universiadi a Napoli mentre si apprestava a fare il check-in per il volo che l’avrebbe riportata nella sua Brescia. “E’ stato bellissimo, ritornerò presto, voglio vedere la Reggia di Caserta”, si è lasciata con queste parole all’aeroporto di Capodichino con Anna Aurilio. Nei giorni delle Universiadi di Napoli, Sofia Lodi comunque le ha toccate. Si perché, oggi, lei è una studentessa della Yulm. Ha 21 anni. Ha lasciato la scuola di Desio dopo le Olimpiadi di Rio, nel pieno della sua carriera, da campionessa del mondo.

Perché hai lasciato?

“Volevo fare anche altro. Ero in ritiro permanente, lontana da tutto, come le mie compagne di squadra mi allenavo e studiavo, studiavo e mi allenavo. Essere una ginnasta a livello mondiale oltre alla predisposizione e agli allenamenti è questione di testa, solo di testa. In ritiro eravamo diverse e tutte con la stessa disposizione, allenamento e motivazioni ma solo la testa faceva la differenza: reggere gli allenamenti. Iniziavamo alle 8 di mattina, pausa pranzo, ancora allenamenti e dopo gli allenamenti si studiava. Avevo 15 anni quando sono entrata a far parte della scuola di Alta formazione a Desio, eravamo pochissime e tutt’ora sono pochissime le inquiline. Tutte le sere chiamavo a casa, e quando ero più piccola tutt’e le sere piangevo a telefono quando parlavo con mamma. Lei avrebbe voluto che io studiassi Scienze motorie ma ho vinto io”.

Che vuoi fare da grande?

“Non abbandonerò mai la ginnastica ma voglio fare anche altro. Mi hanno proposto di gestire una società a 25 minuti da dove vivo ma sto ancora valutando è impegnativo anche se mamma comunque mi darebbe una mano in tutto”.

Quando hai iniziato?

“Ho iniziato a 5 anni ginnastica artistica poi sono passata alla ritmica perché era uno sport che facevano le mie cugine”.

Che dici alle bambine che vogliono intraprendere questo percorso?

“Dico che si devono impegnare, devono studiare ed allenarsi tutti i giorni se ne hanno la possibilità. Vedete me, io oggi non gareggio più ma mi rendo conto che la palestra che ho frequentato non era di ginnastica ritmica ma una palestra per la vita. Non si deve essere portati per frequentare uno sport, basta amarlo. E poi ti accorgi che ti sei allenata alla vita”.

Il 5 ottobre del 2016 ti sei esibita, con le tue compagne in vaticano davanti a Papa Francesco, non avete dovuto mica indossare il burqa?

“Assolutamente no. Perché mai, abbiamo indossato il nostro body da gara che è conforme al regolamento. Il Papa ama lo sport e anche la ginnastica ritmica”.

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