Giornata di vendite in Piazza Affari, banche e Juve al ribasso

Eni archivia la seduta in rosso dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre

MILANO – Piazza Affari chiude la seduta odierna in ribasso con il Ftse Mib che cede lo 0,79% a 21.724,44 punti appesantito dalle performance negative dei bancari. Meno penalizzati gli altri listini europei, mentre a Wall Street i tre indici principali viaggiano pressoché invariati dopo i rialzi della giornata precedente.

L’andamento del mercato globale

Negli Usa, S&P 500 e Nasdaq si mantengono sui massimi storici toccati ieri, mentre il Dow Jones resta ad un soffio dal precedente record di ottobre. L’attenzione rimane focalizzata principalmente sul flusso di trimestrali delle società a stelle e strisce, dopo i risultati di Boeing, Caterpillar e AT&T e con i conti di Facebook, Microsoft e Tesla in uscita questa sera a mercati chiusi.

Piazza Affari in ribasso, Stm chiude in vetta

A Piazza Affari chiude in vetta al Ftse Mib Stm (+5,1% a 16,84 euro) dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che si è chiuso con utili e ricavi in calo più del previsto, soffrendo la debolezza della domanda da parte di alcuni clienti, tra cui Apple. Stm rimane fiduciosa per il futuro, prevedendo di tornare a una crescita dei ricavi già nel secondo trimestre.

Eni chiude in rosso

Acquisti su Atlantia (+1,4% a 23,49 euro), nel giorno della conferma di Castellucci nel ruolo di amministratore delegato. Eni archivia la seduta in rosso (-1,6% a 15,55 euro) dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre che hanno evidenziato un utile operativo adjusted inferiore alle attese.

Giù anche Juve e titoli bancari

Confermata per il 2019 la previsione di una crescita del 2,5% su base annua della produzione di idrocarburi allo scenario di budget di 62 dollari al barile e al netto delle operazioni di portafoglio. In fondo al paniere troviamo quasi tutti i bancari con Ubi (-3,6% a 2,69 euro) e Intesa (-2% a 2,27 euro) tra i peggiori. Fanalino di coda Juventus che oggi lascia sul terreno il 5,6% tornando a quota 1,19 euro.

(AWE/LaPresse)

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