TORINO – Guai per Rino Gattuso. Le grane che deve affrontare Ringhio, però, stavolta col pallone non hanno nulla a che fare. L’allenatore del Milan è indagato per trasferimento fraudolento di valori. Il suo nome è finito nell’inchiesta che ha portato all’arresto cautelare di Pasquale Motta.
L’imprenditore di 44 anni, secondo gli investigatori legato alla ‘ndrangheta, ha usufruito di vari prestanomi per schermare società di sua proprietà. E in quella lista, sostiene la Procura, ci sarebbe pure l’ex mediano rossonero.
Le quote di Gattuso
Gattuso, stando a quanto accertato dagli inquirenti, aveva una quota (il 35 per cento) della Tre Olmi Srl di Gallarate: l’azienda, specializzata nella produzione di insaccati e salumi, però, sarebbe riconducibile proprio a Motta. E’ fallita nel 2014 e fino ad allora, nei suoi tre anni di vita, ha spiegato il curatore, non ha mai consegnato i bilanci.
L’indagine
L’inchiesta su Motta è stata realizzata dai carabinieri del comando provinciale di Torino. L’attività investigativa prese il via dalla denuncia dei titolari di una società che, nel 2012, gestiva la ‘Casa del Sole’ di Favria. A detta dei proprietari, l’amministrazione comunale avrebbe curato quella struttura con poca trasparenza. E sindaco e vicesindaco di allora avrebbero provato anche a scalzare la loro azienda per far spazio alla Eurocoop Service di Corato, società che per gli investigatori è collegata proprio a Motta.