Giunta regionale, in quattro a rischio se il voto va male

I “politici” al posto di Fascione, Morcone, Filippelli e Casucci

NAPOLI – Entro fine anno qualche testa potrebbe saltare nella giunta regionale guidata da Vincenzo De Luca. Al momento non c’è nulla di deciso, ma tutto dipende dall’esito delle elezioni comunali: nel caso che il centrodestra vinca a Napoli e Caserta, o comunque che i risultati siano inferiori alle aspettative, De Luca potrebbe decidere di rafforzare i partiti togliendo qualche assessore considerato più o meno “tecnico” e inserendo i “politici”. Ma chi perderebbe la poltrona? Sembrano al sicuro i nomi espressione di partiti o comunque più vicini allo Sceriffo: Fulvio Bonavitacola, Nicola Caputo, Luca Fortini, Antonio Marchiello. Meno salda la posizione di Valeria Fascione (espressione diretta di De Luca, ma ritenuta meno forte dei 4 “intoccabili”), Mario Morcone e Armida Filippelli, entrambi dell’area Pd, e Felice Casucci (vicino invece a Noi Campani). Ovviamente, se le elezioni andranno bene, l’intera giunta dovrebbe mangiare serenamente il panettone.

E dopo le amministrative dovrebbero sbloccarsi anche le nomine nelle società controllate, finora tenute “in freezer” dal governatore. In lista di attesa ci sono due fedelissimi di De Luca come Luigi Bosco e Tommaso Casillo, che hanno dato il loro contributo alla vittoria nel 2020: il primo ha formato la lista di Noi Campani e attualmente è al lavoro, su delega di Mastella, per comporre gli elenchi dei candidati a Napoli e a Caserta, il secondo ha totalizzato 12mila voti, pur non risultando eletto. Tuttavia, nessuno dei due può ricevere incarichi fino all’estate dell’anno prossimo. Entrambi, infatti, hanno fatto parte del consiglio regionale fino al 2020 e la legge Severino vieta agli uscenti di figurare nelle società controllate dell’Ente per due anni dopo la fine della consiliatura.
De Luca appare comunque intenzionato a prendere tempo con il pretesto delle trasformazioni in programma per le controllate: vanno costituite la maxi azienda dei trasporti che assorbirebbe Eav e Air e quella ambientale che ingloberebbe invece Sma (il cui management è da rinnovare) e Campania Ambiente. Se ne parla da tempo, ma di concreto finora c’è stato poco.

Da ricordare che il consiglio di amministrazione dell’Eav è rimasto “mutilato” dopo le dimissioni del piddino Gaetano Coppola, nominato assessore al Comune di Giugliano. Il Cda presieduto da Umberto De Gregorio dovrebbe quindi cooptare un altro componente su indicazione della Regione. Peraltro, il Pd potrebbe rivendicare la continuità con l’attuale gestione e quindi la poltrona di De Gregorio. De Luca potrebbe scegliere invece di avvantaggiare i suoi fedelissimi, proseguendo nell’operazione di indebolimento dei dem già iniziata alle ultime Regionali. Sarebbe l’ennesima conferma del “matrimonio di convenienza” che unisce il partito e il governatore.
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