Calcio, Flachi: “Ho sconfitto la cocaina, potrò ricominciare”

Il prossimo 12 gennaio, dopo 12 anni, scade la squalifica per doping del calciatore

Francesco Flachi (foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse)

MILANO – Il prossimo 12 gennaio, dopo 12 anni, scade la squalifica per doping del calciatore Francesco Flachi, che a Repubblica dice: “Finalmente potrò ricominciare”. Fu squalificato quando giocava nel Brescia, trovato positivo alla cocaina dopo la partita con il Modena. “Mi crollò il mondo addosso. Non cerco scuse, non le ho mai cercate, ho sbagliato e ho pagato. Ma lì, in quel momento, sprofondai nel buio. Ci ho messo cinque anni per ritrovarmi. Dopo la squalifica non volevo più saperne del calcio. Ho aperto una paninoteca, ho provato a inventarmi un’altra vita, ma il pallone quando ce l’hai dentro, prima o poi torna fuori. Così dopo quei cinque anni di vuoto piano piano mi sono riavvicinato”.

Al punto che adesso, a 46 anni, tornerà a giocare, con il Signa, nel campionato di Eccellenza. “Certo non ho i novanta minuti nelle gambe e non ho nemmeno lo sprint di una volta, però mancano cinque mesi al mio ritorno in campo e penso di riuscire a rimettermi in forma. Sa che le dico, ieri abbiamo iniziato la preparazione e quando sono arrivato al campo ero emozionato. È una sfida con me stesso, una rivincita personale. L’idea è nata per gioco, il presidente del Signa mi provocava: secondo me non ce la fai a giocare. E alla fine ho accettato. Penso di poter essere un punto di riferimento per i ragazzi e magari essere anche uno stimolo per migliorare”.

Flachi non avrà il ‘suo’ 10: “No, no, vado in panchina, e se poi l’allenatore lo riterrà opportuno andrò in campo. Ma prima ci sono i ragazzi, le maglie dall’uno all’undici sono già prese”. “Ho fatto tantissime caz…, errori nella mia vita, ma oggi sono un uomo diverso, cambiato, pronto a rimettersi in gioco. Ora faccio questi sei mesi con il Signa e poi a giugno voglio prendere il patentino di allenatore. È quella la mia strada. Vorrei allenare i bambini”, conclude.

(LaPresse)

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