Governo, Boccia: “Rapporti con la Lega difficili ma ormai non manca tanto”

Le parole dell'esponente del Pd

Foto Fabio Cimaglia/ LaPresse in foto Francesco Boccia

ROMA – “Dopo la legge di Bilancio mancheranno 14 mesi al termine della legislatura. Con la Lega il rapporto è molto difficile, inutile negarlo. Hanno detto sì a Draghi con una finta svolta europeista in dieci minuti dopo un caffè tra Salvini e Giorgetti e i problemi sono poi scoppiati. Così come hanno finto di condividere il rigore sanitario per l’emergenza Covid, salvo poi sostenere no green pass e no vax. Su diritti, integrazione e fisco siamo lontani anni luce. Il perimetro della maggioranza non lo abbiamo deciso noi. Il Pd ha tenuto la barra dritta sull’Europa, sul rigore nell’emergenza sanitaria per difendere vite umane e ospedali e per l’attuazione del Pnrr ottenuto in Europa proprio da Pd e M5S contro le destre. Se lavoriamo su Covid e Pnrr reggiamo”. Lo dice l’esponente del Pd, Francesco Boccia, in un’intervista al Corriere della Sera.

E in merito ai rapporti con il M5S: “Sono buoni. È la condizione di chi è consapevole di una sfida per il Paese che va oltre i destini dei singoli. Le ultime Amministrative hanno confermato che quando siamo uniti vinciamo. Si può perdere anche un sindaco del proprio partito ma se poi la coalizione nel suo insieme vince quasi ovunque allora si capisce che sommare le forze è meglio che dividersi per le ambizioni dei singoli. Il M5S ha perso qualche sindaco ma è in amministrazione in almeno quaranta città in cui era all’opposizione. Così come il Pd è in giunta in molte più città rispetto al 2016. Siamo passati da 41 a 60 città vinte con il doppio turno. E lo abbiamo fatto insieme. La destra passa da 60 a 40. Questi sono i fatti”.

(LaPresse)

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