Governo, l’accordo non passa dal Vinitaly: tra Salvini-Di Maio niente cin-cin

dal nostro inviato Luca Rossi

Verona, 15 apr. (LaPresse) – Questa è la cronaca di un incontro mancato. Altro che ‘patto dall’Amarone’ tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, al massimo resta l’amaro in bocca per i cronisti e i curiosi che li seguono tra i padiglioni del Vinitaly di Verona. Il segretario della Lega e il capo politico del M5S sono tra gli ospiti d’onore. I protagonisti della domenica. Ma succede tutto a distanza: nessun incontro a pranzo di cui si era tanto parlato, ma neanche una stretta di mano o un ‘ciao’ a distanza.

Salvini arriva intorno alle 10 e resta per circa otto ore; Di Maio verso le 14 e lascia la fiera del vino dopo tre. Il padiglione dell’Emilia-Romagna è la prima tappa per entrambi, ma in due momenti diversi della giornata.

Quindi, niente faccia a faccia. Ma il contorno non è molto diverso per i due leader, che non si sentono da giorni (Salvini dixit) e continuano a mandarsi segnali a distanza o, meglio, frecciatine tra un bicchiere di rosso, di bianco o di rosato. Sta di fatto che per entrambi i leader è un bagno di folla. Selfie, foto, strette di mano? Non si contano. E nemmeno gli appelli dei visitatori. C’è chi ammonisce Di Maio: “Molla Berlusconi”.

E per Salvini, a seconda dei casi, la richiesta è di fare il governo senza il capo politico pentastellato o il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il rapporto con il Cavaliere? “Ottimo, beviamoci su…”, sorride il numero uno leghista, sorseggiando un bianco in uno stand calabrese. Una delle tappe del suo tour ideale in giro per l’Italia delle bollicine e non solo. Da Nord a Sud, dal Veneto alla Sicilia, dalla Calabria alla Lombardia, dal Friuli Venezia Giulia al Molise. Proprio nel padiglione molisano, Salvini assaggia un bicchiere di ‘Di Majo Norante’ e, pensando all’assonanza con il candidato premier pentastellato, dice: “Dai, che è di buon auspicio”. L’apertura di Di Maio ai dem? “Auguri. Un bel brindisi con uno vino scaduto prodotto in Romania finto italiano al governo Pd-Cinquestelle”, è la sferzata del segretario del Carroccio. Che proprio al candidato premier pentastellato offrirebbe uno “‘Sforzato’, perché si deve sforzare a fare qualcosa di più”. Insomma, “il buon vino si offre a tutti. Agli amici e anche a quelli che sono meno amici”.

Certo è che non si presenta la possibilità di offrire un bicchiere a Di Maio. “Oggi penso che avremo itinerari enogastronomici diversi, perché questa fiera è bellissima ma è enorme”, ricorda Salvini. “Non incontro nessuno, incontro gli imprenditori”, aggiunge. Botta e risposta. Il leader M5S assicura: “Non è previsto nessun incontro”. “La questione del governo è molto seria, siamo al lavoro per un governo che dia risposte alle persone e questo significa lavorare sui temi”, sottolinea Di Maio prima del tour anche nello stand Veneto e della sua Campania. Non contento, intanto, Salvini gioca ancora con le parole: “Il mio bicchiere per il governo. Se anche gli altri si sforzassero di star tranquilli, noi partiremmo.

Altrimenti qua la vendemmia non arriva più…”. O il nuovo governo, se preferite.

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