Giornata campale per il Governo: prima la fiducia sulla legge di bilancio, poi il Consiglio dei ministri e a chiudere il vertice a Palazzo Chigi

Una sorta di antipasto di quello che il governo vivrà a partire da gennaio 2020 con l’aria in seno alla maggioranza sempre meno respirabile

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 - Roma Politica Senato. Voto di fiducia. Nella foto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 Rome Politics Senate. Vote of confidence in the new government. In the picture Giuseppe Conte, Luigi Di Maio

ROMA – Oggi giornata campale tra la fiducia da votare sulla legge di bilancio, il Consiglio dei ministri e il vertice a Palazzo Chigi. Un’agenda piena zeppa di appuntamenti per Giuseppe Conte che avrà il suo bel da fare per mettere insieme i cocci di un governo sempre più in frantumi.

Il tira e molla in atto tra dem, 5s e Italia viva di Renzi sempre più l’ago della bilancia, faranno tremare le vene ai polsi al Premier. Con l’opposizione che attende seraficamente il cadavere del nemico sulla riva del fiume. “Non siamo al governo per votare le scandalose leggi dei 5Stelle”, ha sottolineato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. E sulle concessioni autostradali ha chiarito il fiorentino: “Non si può utilizzare il Milleproroghe aprendo un potenziale caos normativo”

L’agenda

Si comincia tra fiducia e voto finale sulla manovra alla Camera. A seguire un consiglio dei ministri nel pomeriggio con un vertice a Palazzo Chigi per discutere delle situazioni ancora in essere nel Milleproroghe. Tra i nodi più difficili da sciogliere la questione concessioni autostrade che ha avuto un via libera senza il voto di Teresa Bellanova e Elena Bonetti di Italia viva. Oltre al piano di innovazione digitale di Paola Pisano M5S che dovrebbe rientrare almeno per ora nel Milleproroghe.

La polemica di Di Maio

“Ho notato che qualcuno (riferendosì a Renzi) continua a lamentarsi della norma sulle concessioni autostradali entrata proprio nel Milleproroghe – ha detto Luigi Di Maio -. Che sia chiaro – ha continuato – bisogna avviare un percorso che ci porti alla revoca delle concessioni autostradali”. E aggiunge: “Non dimentichiamoci che questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini, dimenticandosi però di fare manutenzione a ponti e strade. Per noi questa è una battaglia di civiltà, perché serve giustizia per le vittime del ponte Morandi. E chi si oppone a tutto questo di sicuro non fa il bene del paese”

Le questioni

Secondo Zingaretti “l’anima del governo Conte 2 deve essere la questione generazionale. La vera emergenza è che i giovani stanno scappando dall’Italia”, con Leu e ministro della Salute Roberto Speranza che aggiunge: “Il rilancio del governo a gennaio per me passa dalla questione sociale”.

Il ministro della Salute oggi si fa portavoce di alcune importanti proposte quali “la retribuzione di anzianità (R.I.A) per i medici ospedalieri e la stabilizzazione di 700 lavoratori degli Irccs (gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico)”. Mentre in cdm Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali del Pd, presenta la norma di adozione per il risanamento del disavanzo di bilancio della Regione Sicilia già inserito nel Milleproroghe, ma bloccato successivamente dallo stesso ministro per destinargli un provvedimento ‘dedicato’

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