Green pass: cortei da Nord a Sud, allertate le forze dell’ordine: trasporti locali a rischio tilt

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella Foto: manifestazione No Green Pass

MILANO – Il popolo no green pass torna in piazza da Nord a Sud nel giorno che segna l’entrata in vigore dell’obbligo per le aziende pubbliche e private, con le forze dell’ordine allertate per contenere eventuali tensioni e disordini. Se a Roma è stato scelto il Circo Massimo per il sit-in no allo scopo di contenere “un numero maggiore di persone”, a Milano la questura è pronta a presidiare i luoghi più sensibili della città dove i manifestanti, senza alcun avviso di preallerta, si troveranno fin dalle 10 del mattino.

Il tam tam è partito dai social dove si sono dati appuntamento davanti al Tribunale e all’Università Statale, ma anche all’Arco della Pace dove si terrà la manifestazione più importante. Disagi e tensioni potrebbero scoppiare in città anche per il trasporto pubblico, oltre all’incognita relativa alle aziende che si troveranno a gestire i controlli dei propri dipendenti.

A Milano, sono 272 i dipendenti Atm Milano senza certificazione, dato da prendere con le pinze visto che riguarda per la maggior parte i turni della giornata di venerdì, primo giorno dell’obbligo. A ciò si aggiunge un incremento del 15% rispetto alla media per quanto riguarda la comunicazione di malattia: tutto porta a una previsione di una riduzione del 4% su tram, bus, filobus.

Non solo Milano però. A Napoli sono il 10% i dipendenti Anm senza certificato, 200 sui 2mila totali, mentre su Torino Gtt stima un 15% di personale senza green pass: per rimanere nei dintorni della Mole, disagi sono previsti anche in tutto il Piemonte, con criticità presenti ma non diffuse in maniera omogenea sul territorio regionale.

Stesso discorso anche in Trentino con il 10% degli autisti sui 900 totali dei bus senza certificazione, tanto che l’azienda provinciale dei trasporti, per recuperare gli autisti da usare in settimana, ha soppresso il servizio extraurbano su tutto il territorio provinciale e il servizio urbano dell’alto Garda per le prossime due domeniche.

La giornata di venerdì si preannuncia calda anche su altri fronti. Critica anche la situazione nei porti, dove blocchi e proteste rischiano di bloccare anche un comparto delicato come il trasporto merci via mare. Sul piede di guerra però ci sono anche gli autotrasportatori che hanno chiesto di posticipare l’obbligo per il comparto, senza però ottenere nulla. Un settore questo che potrebbe davvero mettere in ginocchio il Paese, se decidesse di fermarsi visto che su gomma passa oltre il 90% delle merci in Italia.(LaPresse)

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