Green pass, Federalberghi: le prenotazioni di agosto e settembre sono ferme

"Nell'ultima settimana, quando è emersa l'ipotesi green pass e sono tornati a crescere i contagi, non abbiamo registrato particolari disdette"

©FIORE SILVIO/LAPRESSE

PERUGIA – “Nell’ultima settimana, quando è emersa l’ipotesi green pass e sono tornati a crescere i contagi, non abbiamo registrato particolari disdette. Le prenotazioni per agosto e settembre però si sono fermate”. Lo ha dichiarato a LaPresse il presidente di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia. “Ci chiamano le persone per capire com’è la situazione nella nostra regione. In Umbria al momento non ci sono situazioni di particolare criticità, anche se ovviamente l’attenzione deve restare massima. Negli alberghi non è previsto il green pass obbligatorio, ma noi adottiamo tutte le misure di sicurezza e prevenzione possibili”, ha detto Fittuccia.

 “I numeri del turismo a luglio sono stati migliori rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, ma le proiezioni su agosto e settembre non sono positive perché le prenotazioni sono ferme”. Lo ha spiegato a LaPresse il presidente di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia. Per quello che riguarda giugno, in Umbria hanno lavorato soprattutto le strutture extralberghiere, mentre gli alberghi hanno registrato un’occupazione di circa il 30%, cresciuta fino al 40/50 nel mese di luglio. “I flussi turistici provengono soprattutto dalle regioni limitrofe e si concentrano nei fine settimana. Per la maggior parte, si tratta di turisti che nella nostra regione fanno una tappa di uno o due giorni, inserendola in un itinerario più ampio. I turisti stranieri per il momento sono circa il 20% dell’utenza media nel periodo pre-covid”, ha detto Fittuccia.

Le zone che hanno avuto finora maggiori performance in termini di presenze sono la Valneria e il Trasimeno, aree in cui si concentra il turismo sportivo, all’aria aperta e lontano dal caos cittadino, quindi adatto alla situazione che stiamo vivendo. “Anche città d’arte come Gubbio, Todi, Orvieto e Spoleto – ha aggiunto Fittuccia – hanno lavorato con numeri soddisfacenti. La situazione peggiore rimane Assisi, che ha subito un forte calo soprattutto perché ancora mancano i grandi gruppi di pellegrini che provengono dall’estero. Finché non riprende a pieno regime la programmazione dei tour operator stranieri, Assisi è destinata a soffrire”. Nel complesso, secondo il presidente di Federalberghi Umbria, la situazione appare incoraggiante, anche se permangono delle incertezze. “Non sappiamo ancora come sarà l’andamento dei contagi delle prossime settimane. Ci auguriamo di no, ma se dovessero esserci nuove restrizioni, emergerebbero di nuovo delle criticità”, ha concluso Fittuccia.

(LaPresse)

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