Guerra in Ucraina, missili russi su una scuola a Mariupol: 400 persone sotto le macerie

Boichenko: “Migliaia di residenti deportati”

ROMA – Missili russi su una scuola di Mariupol dove avevano trovato riparo 400 parsone tra anziani, donne e bambini. Il bombardamento è avvenuto nella serata di ieri. Secondo Interfax, l’agenzia di stampa russa non-governativa, Mosca avrebbe “utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini per il secondo giorno consecutivi”, mentre le sirene antiaereo hanno suonato in molte delle città dell’Ucraina come negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.

La denuncia

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha denunciato la deportazione di “migliaia di residenti in remote città della Russia, come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale” , mentre le truppe russe avrebbero bloccato un convoglio di autobus verso Mariupol destinato all’evacuazione dei residenti: “Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti  – ha commentato il presidente ucraino, Volodymyr  Zelensky – è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire”. Secondo una testata locale “i civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia”.

Il supporto

Notizie che provengono dal ministero della Difesa di Mosca raccontano che “i camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato il nuovo carico di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini” fornendo “kit alimentari a tutti i bisognosi”. Notizie giungono anche in merito a “71 bambini fatti evacuare verso destinazioni estere dall’orfanotrofio della città ucraina di Sumy”. Intanto il governatore regionale  Dmytro Zhyvytskyi ha spiegato che “i bimbi, molti dei quali affetti da problemi di salute, si sono dovuti rifugiare negli scantinati per due settimane prima di poter essere fatti partire”, mentre “19 minorenni per lo più orfani sarebbe invece bloccato in un ospedale di Mariupol: si tratta di bimbi e adolescenti tra i 4 e i 17 anni ricoverati per malattie polmonari prima dello scoppio dell’offensiva russa”.

Cina ambigua

La Cina si dimostra ambigua nel giudicare la vicenda. tra Russia e Ucraina. Il ministro degli Esteri, Wang Yi, ha spiegato che “il tempo dimostrerà che la posizione di Pechino è dalla parte giusta della storia. La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo – ha concluso il ministro – mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro il nostro Paese”.

Il messaggio di Zelensky

Zelensky, che oggi parlerà in video a Israele, in un messaggio ha affermato che “il suo popolo sta dimostrando di saper combattere in modo più professionale di un esercito”, e che “l’esercito russo e i suoi comandanti, si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro”. Il presidente ha poi spiegato che “sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini” tra cui alcuni direttamente legati a Mosca. Fra essi anche “la Piattaforma d’opposizione ‘Per la Vita’, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev”. Zelensky poi ha aggiunto che “il ministero della Giustizia avrebbe attuato immediatamente le restrizioni, che rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale”.

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