Napoli. I De Luca Bossa-Minichini pronti ad avanzare nei rioni

A breve sarà libero Cristian Marfella, figlio del ras di Pianura

NAPOLI – Cambiano gli equilibri nella periferia orientale. Sta per essere scarcerato un personaggio, che gli inquirenti indicano di ‘primo piano’. Christian Marfella, ventotto anni. Abita al Lotto 0 di via Bartolo Longo a Ponticelli, è figlio del ras di Pianura Giuseppe Marfella, detto ’o percuoco, o Peppe ’a Maddalena e di Teresa De Luca Bossa.

Christian è anche il fratello di Antonio De Luca Bossa, detto Tonino ’o sicc, che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio di Luigi Amitrano, nipote dei boss Sarno, rimasto ucciso il 25 aprile 1998 a Ponticelli a seguito dell’esplosione dell’auto a bordo della quale viaggiava.
Il segno distintivo di Christian Marfella è proprio il tatuaggio che porta al collo: ‘Tonino ’o sicco’, il soprannome del fratello. Marfella è difeso dall’avvocato Mario Fortunato, che precisa: “E’ vero che c’è un fine pena, ma non è imminente. Ci vorrà qualche mese. Fu arrestato nel 2014 e da quel giorno non è mai uscito dal carcere. Una detenzione ininterrotta. Non è coinvolto in tutto quello che accade oggi a Ponticelli”. Perché gli investigatori esaminano lo scenario? Ritengono che Marfella abbia uno spessore tale, che possa smuovere gli equilibri assai precari oggi a Ponticelli. Se non altro per il cognome. E che i De Luca Bossa-Minichini possano guadagnare così il terreno perso fino a oggi. Insomma un cambio di rotta. Sono ipotesi, che gli inquirenti valutano con attenzione. Per più di un motivo. Credevano che dopo l’arresto del rivale Marco De Micco, potessero tornare in auge. Ma si sono resi conto che non ci sono figure carismatiche di rilievo libere. In pratica quasi tutti i boss sono detenuti. Ecco perché ora le forze dell’ordine osservano le prossime importanti scarcerazioni. Qui gli scenari sono in continua evoluzione. I De Luca Bossa-Minichino potrebbero attendere le prossime scarcerazioni per tornare forti nel Lotto 0, dove restano relegati al momento, nonostante l’arresto di Marco De Micco, detto Bodo.

Quello che è accaduto negli ultimi giorni appare chiaro: i De Micco-De Martino non sono rimasti a guardare. Anzi. Si sono subito riorganizzati, chiedendo man forte ai Mazzarella. Ma ora i De Luca Bossa-Minichini potrebbero cercare una mossa a sorpresa per ribaltare i rapporti di forza tra i clan a Ponticelli e guadagnare il terreno perduto sino ad oggi. In buona sostanza i rapporti di forza a Ponticelli potrebbero cambiare presto. I De Luca Bossa, dopo anni bui, potrebbero tornare sulla cresta dell’onda. Ma era già successo qualcosa di simile cinque anni fa. Quella volta fu una operazione della polizia a stravolgere gli assetti. Un colpo di fortuna, si potrebbe dire: un maxi-blitz che nel novembre del 2017 fece scattare le manette per le figure-simbolo del clan De Micco, sollevando i rivali da una faida in campo aperto contro i ‘Bodo’, anche in quel periodo meglio organizzati ed equipaggiati. Ma di tempo ne è passato. E oggi i De Micco-De Martino controllano gli affari illeciti in quasi tutti i rioni. C’è voglia di rivalsa dall’altra parte, sospettano gli investigatori. E per questo motivo hanno acceso i riflettori sul quartiere. Le scarcerazioni possono ora mutare la mappa del territorio.

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