Il Parlamento non è ‘centrale’: finora approvati solo 42 ddl di deputati e senatori

MILANO – Solo 42 disegni di legge di iniziativa parlamentare, approvati dal mese di marzo ad oggi. È questo il misero bottino raccolto alla Camera e al Senato in questo primo scorcio della diciottesima legislatura: una media di poco più di 5 ddl ogni 30 giorni.

I numeri snocciolati dalla piattaforma ‘Openpolis’ rivelano un forte attivismo governativo

16 decreti legge di cui sono decaduti (giustizia sportiva e fatturazione elettronica per i benzinai), 2 in corso e 12 passati al vaglio dei due rami del Parlamento, ovviamente ottenendo il disco verde.

Il piatto piange, per deputati e senatori, i cui atti vagano sulle scrivanie degli uffici di presidenza

Nel dettaglio, gli atti ‘in corso’ sono 2.253, firmati dai rappresentanti di tutte le forze politiche. Dividendoli per la camera di appartenenza, invece, salta all’occhio un leggero ‘vantaggio’ di Montecitorio su Palazzo Madama, con 1.348 disegni di legge contro 905.

Nella lettura dei dati va poi sottolineato che molti dei provvedimenti prodotti dai parlamentari e rilasciati dalle rispettive assemblee sono stati approvati ‘in testo unificato’.

Analizzando i numeri ritornano alla mente le dichiarazioni di campagna elettorale, ma anche di inizio legislatura, con le quali pezzi da novanta dell’attuale maggioranza promettevano un “ritorno alla centralità” del Parlamento nell’attività legislativa.

Ma, come spesso accade nella politica – e nella vita di tutti i giorni – speranze e aspettative devono sempre fare i conti con la dura realtà. (LaPresse)

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