Il voto su Rousseau, Di Maio fa ‘fessi e contenti’ i grillini

La farsa della democrazia diretta messa in scena dai big del M5S

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Pentastellati chiamati a decidere delle sorti del capo politico Luigi Di Maio con il proprio voto su Rousseau, la piattaforma creata ad hoc per consentire la realizzazione della democrazia diretta all’interno del Movimento 5 Stelle. Una farsa, gli stessi grillini parlano di ‘mancata’ trasparenza, che fa ‘fessi e contenti’ tutti gli iscritti a partire dagli attivisti che ancora vivono nell’illusione dell’uno vale uno.

Il risultato scontato

Il quesito a cui rispondere è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del MoVimento 5 Stelle? La risposta è banale oltre che scontata, “sì”. E’ già tutto deciso, lo hanno fatto nelle segrete stanze i ministri, deputati e senatori pentastellati, ieri a Roma. Tanto il ‘fedele’ amico Alessandro Di Battista, costretto al silenzio per diverse settimane per evitare problemi con la Lega e Matteo Salvini, quanto l’avversario ortodosso, presidente della Camera, Roberto Fico.

I dissidenti

Una noce nel sacco solitamente non fa rumore, in questo caso sì. Le senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes, critiche rispetto alla linea dettata da Di Maio fin dal primo giorno, dicono quello che gli altri pensano, ma preferiscono tacere per convenienza.

Astensione online

Le due senatrici hanno annunciato che oggi non voteranno. “La democrazia diretta nel Movimento è un miraggio – attacca Nugnes – il voto su Rousseau è una ratifica di una volontà già espressa. Ormai il Movimento è la gabbia perfetta, in cui domina Di Maio e la proprietà è di Casaleggio. In cui non può esserci dissenso. In tutto questo periodo nessuno dei capi si è preoccupato di capire la necessità di risanare la situazione. Tutto è cambiato con lo statuto 2017, che ha cancellato quello del 2009. Ed è anche la causa della disaffezione dei territori, di quello che è successo nell’ultimo anno, dell’astensionismo, della perdita di milioni di voti”.

Di Maio l’intoccabile

Non è stato detto in questi termini, ma è chiaro che anche per Beppe Grillo Di Maio deve restare alla guida del Movimento. E il vicepremier forte dell’appoggio dei big sui social fa trasparire la propria serenità. “Buon voto a tutti – ha scritto su Facebook –. Il Movimento non perde, il Movimento impara”. Verrebbe da dire ‘Amen’, ma ai 5 Stelle va bene così per vivere ‘fessi e contenti’.

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