Imprenditore usa 8mila euro di prestito per Covid per i mobili di casa: sequestrati

I militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Firenze, al termine di un'attività di controllo in materia di prestiti Covid-19 coperti da garanzia statale previsti dal decreto Liquidità, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore originario di Pontedera (Pisa)

Foto Tonino Bonomo / LaPresse

MILANO – I militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Firenze, al termine di un’attività di controllo in materia di prestiti Covid-19 coperti da garanzia statale previsti dal decreto Liquidità, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – a firma della gip del tribunale di Firenze, Angela Fantechi, su richiesta della procura fiorentina – nei confronti di un imprenditore originario di Pontedera (Pisa) ma che esercita l’attività di rappresentante di calzature nell’Empolese, per l’ipotesi di malversazione ai danni dello Stato per aver utilizzato parte del finanziamento ricevuto non al fine di sostenere l’impresa ma per estinguere un precedente prestito acceso per comprare mobili per la propria abitazione.

Il decreto è stato emesso dopo le indagini svolte dalla compagnia di Empoli, che hanno permesso di appurare che l’imprenditore, a fronte della percezione di 25euro a titolo di finanziamento garantito dallo Stato, ne aveva utilizzati 8mila per finalità non coerenti rispetto a quelle previste dal provvedimento governativo del primo periodo di lockdown.

 La normativa emergenziale, infatti, stabilisce che i finanziamenti della specie possano essere concessi a scopo di sostegno alle imprese in crisi a causa della congiuntura pandemica e che le relative somme debbano necessariamente essere destinate a finalità connesse al fabbisogno aziendale. Nel caso specifico, invece, una quota parte del finanziamento era stata utilizzata, secondo gli investigatori, per estinguere anticipatamente una linea di credito personale accesa dall’imprenditore anni prima per l’acquisto di arredamenti per la propria abitazione.

Al termine degli approfondimenti, svolti nell’ambito delle più ampie attività di analisi e controllo condotte dai finanzieri per garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche, l’imprenditore è stato denunciato con l’accusa di malversazione a danno dello Stato alla procura della Repubblica di Firenze, che ha richiesto ed ottenuto dal tribunale fiorentino un provvedimento di sequestro preventivo del valore di 8mila euro, pari alle somme distratte, che è stato eseguito ponendo sotto sequestro l’intero importo oggetto di malversazione

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome