Iraq, Guerini: “Alzate le misure di sicurezza, nessun elemento di preoccupazione”

Le dichiarazioni del ministro della Difesa

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Lorenzo Guerini

ROMA “Le missioni continuano come programmato, dopodiché c’è stato un l’innalzamento delle misure di sicurezza. Previsto per questo tipo di situazioni, deciso con la coalizione. Nelle procedure di sicurezza che sono state innalzate, si è ritenuto di sospendere temporaneamente le attività di addestramento delle forze irachene. Che riprenderanno appena le condizioni lo consentiranno. Però la missione prosegue”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ai microfoni di ‘Sky Tg24’, a proposito dell’impegno dei militari italiani in Medio Oriente.

Il bilancio del ministro Guerini

Alzare le misure di sicurezza “significa soprattutto limitare le attività fuori dalle basi e controllo sui nostri insediamenti – spiega -. Sono procedure previste in situazioni di questo tipo, vengono fatte ordinariamente, non ci sono elementi di preoccupazione legati ad evidenze particolari. Però c’è una situazione di tensione che richiede da parte nostra che ci sia, in tutte le nostre missioni, l’innalzamento di queste misure”.

La situazione in Iraq

Alla domanda se la misura riguardi solo l’Iraq o tutte quelle in atto, Guerini sottolinea: “In tutte le missioni, poi è chiaro che c’è un focus particolare nei teatri vicini o collegati all’Iraq. Come il Libano e l’Afghanistan. Le missioni continuano – aggiunge -, ci sono alcune sospensioni di alcune attività legate a situazione particolari”. Ma “non ci sono passi indietro da questo punto di vista – ribadisce -, appena le condizioni lo consentiranno si riprenderà a lavorare in maniera ordinaria come si è sempre fatto. Un’attività proficua, con risultati positivi e con un lavoro dei nostri contingenti apprezzato da tutti gli interlocutori. E che anche in situazioni di questo tipo può rivelarsi utile. Perché a noi viene riconosciuta capacità di equilibrio e di dialogo con tutti, di moderazione, di attenzione, di rapporti positivi con le istituzioni e con le popolazioni”, conclude poi il responsabile della Difesa.

(LaPresse)

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