Istat si allinea a Bankitalia-Fmi e alza le stime sul Pil oltre il 4%

Lo scenario presentato dall'istituto incorpora gli effetti della progressiva introduzione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)

MILANO – Dopo le previsioni incoraggianti di Bankitalia, Fmi e Commissione europea anche l’Istat rivede al rialzo i ritmi di crescita in Italia. L’asticella si alza sopra il 4% anche per l’istituto di statistica che ora prevede una sostenuta crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%). Lo scenario presentato dall’istituto incorpora gli effetti della progressiva introduzione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). I rischi associati allo scenario sono legati all’effettiva capacità di realizzazione delle misure programmate e all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Le prospettive

Nelle prospettive per l’economia italiana pubblicate dall’Istat si prevede un incremento dei consumi delle famiglie del 3,6% con un leggero aumento della propensione al consumo. Nel 2022 il progressivo miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro, unito a una più decisa riduzione della propensione al risparmio, porterebbe a una crescita di intensità maggiore (+4,7%). Anche i consumi della PA sono attesi aumentare nel 2021 (+2,4%) per poi registrare un rallentamento nel 2022 (+0,3%).

Pil oltre il 4%

Una “buona notizia” per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che ricorda come le stime dell’istituto siano superiori rispetto a quelle del Fmi che si fermavano a +4,3% nel 2021 e a +4% nel 2022 o all’ultima dell’Ocse che prevedeva +4,5% nel 2021. “In ogni caso, è positivo che tutte queste stime siano concordi nel ritenere che, dopo la perdita del Pil dell’8,9% nel 2020, si tornerà ai valori precrisi del 2019 prima della fine del 2022, nella seconda metà dell’anno”, conclude Dona. “Un risultato che dipenderà comunque dalla capacità del Paese di investire le risorse del Pnrr e dalla condizione che le vaccinazioni ci salvino da un nuovo rigido lockdown”.

(AWE/LaPresse)

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