Istituzioni e politica, il grande abbraccio dopo le vili minacce di morte al direttore di Cronache

Maria Bertone

NAPOLI – La politica, le istituzioni, il mondo del giornalismo, la società civile hanno inondato in queste ore di solidarietà, sostegno e affetto la nostra redazione. Una vera e propria valanga. Le minacce di morte indirizzate al direttore Maria Bertone da parte del ras ergastolano dei Casalesi Giovanni Cellurale hanno generato una risposta pronta, forte, senza indugi. Una reazione che dimostra una volta di più che la camorra, le sue azioni violente, il suo linguaggio osceno, il suo falso potere, non possono trovare spazio e cittadinanza nella società. “La mia solidarietà a Maria Bertone, direttore di ‘Cronache di Napoli’ e ‘Cronache di Caserta’, per le pesanti intimidazioni subite. Minacce inaccettabili che condanno con forza”. Lo afferma in una nota il presidente della Camera, Roberto Fico. “Solidarietà al direttore che come dichiarato non si fermerà davanti alle minacce ricevute. Grazie a tutti quei giornalisti che ogni giorno scelgono di non tacere e di schierarsi con coraggio dalla parte della verità, della denuncia e dell’informazione libera”, scrive in un messaggio di solidarietà il vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato, che nelle scorse settimane è stato ospite in redazione. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si è schierato con Cronache e con il direttore, con parole chiare: “Al direttore Maria Bertone piena e incondizionata solidarietà per le minacce di morte ricevute. Siamo convinti che il direttore e l’intera redazione del quotidiano andranno avanti nell’esercitare il fondamentale di diritto di cronaca con l’autonomia e la libertà di sempre. Auspichiamo che, in tempi brevi, grazie al procedimento avviato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, si faccia piena luce sulle responsabilità di questo vile gesto”.

“Un inaccettabile atto intimidatorio da condannare fermamente. Sono certo che proseguirà il prezioso lavoro giornalistico con la determinazione di sempre”, ha aggiunto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. I rappresentanti dell’intero arco parlamentare hanno voluto far sentire la loro voce. “Un gesto vile, un’intollerabile schiaffo alla libertà di stampa e alla battaglia per la legalità. Non saranno certo le ignobili minacce di un ergastolano ad intimidire o peggio ancora a fermare il lavoro e l’impegno anticamorra di Maria Bertone e del suo giornale. A lei e i suoi colleghi va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”, le parole scelte dal senatore e coordinatore regionale campano di Forza Italia Domenico De Siano. “Conosco Maria Bertone, giornalista che stimo, a lei la mia totale solidarietà certo che continuerà nel suo impegno con sempre maggiore determinazione”, aggiunge il consigliere regionale azzurro Stefano Caldoro. “Le minacce della camorra a un presidio di legalità e di democrazia come un giornale sono inaccettabili. I giornalisti che si battono contro i clan, che tengono i riflettori accesi su processi e dinamiche malavitose tutti i giorni in città difficili quali le nostre, sappiano che non sono da soli a combattere la battaglia per il nostro futuro”, aggiunge la deputata del Movimento 5 stelle Teresa Manzo. La parlamentare di Leu Rina Valeria De Lorenzo infonde coraggio: “Sono certa che la determinazione e la forza con cui quotidianamente il direttore e la sua redazione lavorano senza timore per raccontare e denunciare ciò che succede non verranno scalfite da questo tentativo intimidatorio”. E ancora. “Le minacce ricevute dal direttore Bertone sono gravi e dimostrano quanto sia importante tenere sempre alta l’attenzione sui fenomeni criminali in un territorio come il nostro. Nessuna minaccia potrà mai spegnere la voce libera sua e dei giornali che dirige, né fermare la voglia di riscatto e di liberazione di Terra di Lavoro e del napoletano dalla cappa del crimine organizzato”, afferma Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale del Pd e presidente del partito nella provincia di Caserta. “Di fronte alle minacce ricevute non possiamo che ribadire l’importanza dell’informazione che è il nutrimento della democrazia e, in un territorio complesso come quello campano, contribuisce ad alimentare l’impegno per promuovere la cultura della legalità”, il pensiero della senatrice dem Valeria Valente. “Gesti intimidatori e vigliacchi che vanno condannati con decisione ed estrema fermezza. Ci batteremo sempre per la libertà di stampa”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. Hanno espresso solidarietà e sostegno anche il sindaco di Caserta e presidente Anci Campania, Carlo Marino, il deputato Luigi Casciello e gli ex parlamentari Vincenzo D’Anna e Gennaro Coronella, così come l’ex senatrice Graziella Pagano: “Lei e tutta la sua redazione sanno bene l’affetto che mi lega a ciascuno di loro e il sostegno non ipocrita che ho sempre manifestato nei confronti del loro prezioso lavoro. Nessuna resa alla criminalità”.

Giornalisti e società civile solidali

Ci sono migliaia di persone che nella loro vita hanno scelto di combattere la camorra, di non restare a guardare. In 50mila hanno sfilato per le vie di Napoli lunedì, alla manifestazione di Libera. Associazioni, cittadini, realtà locali e nazionali che sfidano la malavita con gesti grandi e piccoli. Quell’esercito oggi si stringe intorno al nostro direttore, Maria Bertone, che ha ricevuto una terribile lettera di minacce dal ras ergastolano della camorra casalese, Giovanni Cellurale. “Ti faccio saltare in aria”. “Ti sparo 10 colpi”, si legge su quelle due pagine dattiloscritte intrise di veleno. “La parola che informa, racconta, fa riflettere e scopre è una parola da difendere. Alla giornalista Maria Bertone, la vicinanza del Comitato don Peppe Diana. Libera e corretta informazione contro ogni tipo di criminalità, sempre”. Parole significative, quelle di chi a Casal di Principe ha alzato un muro d’amore contro la camorra. Sono tante le associazioni che si sono espresse, come la Fondazione Sorella Natura che “esprime la più viva solidarietà al direttore Bertone. Risulta ancora nitido il ricordo della sua professionalità e correttezza nel corso del convegno nazionale sul tema della Transizione ecologica al Belvedere di San Leucio, in presenza di alte cariche dello Stato”. E poi c’è chi denuncia il modo in cui i clan avvelenano le nostre terre. L’intera categoria dei giornalisti si è stretta intorno al nostro direttore.

Il presidente Lucarelli e il direttore Bertone

In redazione ieri pomeriggio, per esprimere la sua vicinanza, è arrivato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli: “Siamo al fianco del direttore e della redazione. Nessuna minaccia può limitare la libertà di stampa e Cronache continuerà a raccontare i fatti senza alcuna paura. Alla magistratura e alle forze dell’ordine, sempre attente ai giornalisti minacciati, l’invito a tenere alta la guardia soprattutto nei territori più a rischio per l’informazione”, ha spiegato il rappresentante regionale dei giornalisti. Un messaggio di forte vicinanza è stato inviato anche dall’ex presidente dell’Ordine nazionale, Carlo Verna. Così come da Enzo Colimoro, eletto nell’Ordine regionale e dall’Unione Cattolica Stampa Italiana – Gruppo di Caserta e dall’associazione Giornalisti Vesuviani. Tantissime le redazioni di giornali cartacei e di siti online di informazione che hanno voluto far sentire la loro presenza con articoli e messaggi di solidarietà, come quelli di tanti singoli colleghi della Campania e non solo. Un messaggio di sostegno è arrivato dal Sindacato unitario dei giornalisti della Campania che ha espresso “solidarietà e preoccupazione. Purtroppo Caserta si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti in Italia, basti pensare che sono ben quattro i cronisti sotto scorta armata solo per le minacce dei Casalesi. È necessario che lo Stato dia una segnale forte in questo territorio, così come nell’area Nord di Napoli”. Il sostegno forte di una categoria che da sempre fa di verità e giustizia la propria missione. E che ribadisce l’importanza di tenere altissima l’attenzione al fianco di chi ogni giorno, sui territori, porta luce, mettendoci la firma e la faccia, sugli angoli più oscuri della nostra terra.

Il Consiglio e la giunta regionale dicono basta: “La stampa libera non sarà ostaggio di questi vigliacchi”

La politica regionale nelle scorse ore ha voluto alzare la voce per condannare le minacce ricevute dal direttore responsabile di ‘Cronache’. “Conosco e stimo il direttore Bertone e so che non si farà certo intimidire dalle parole di un criminale a cui lo Stato ha comminato la pena che meritava. Siamo vicini a ogni redattore e collaboratore di una redazione che non ha mai avuto remore nel denunciare le azioni di chi, con le armi del terrore e della prepotenza, prova a imporre il suo dominio sulla nostra gente. La stampa libera e indipendente non sarà mai ostaggio di queste vili minacce”.

Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino. Dal consiglio regionale si leva anche la voce di un altro politico di Terra di lavoro, Giovanni Zannini, presidente della commissione Ambiente, Energia e Protezione civile: “A Maria Bertone, e alle redazioni di Cronache di Caserta e di Napoli formate da valenti giornalisti che quotidianamente raccontano in maniera libera e autorevole la nostra provincia, va la mia solidarietà ed il mio sostegno incondizionato. Avanti con il coraggio che non vi è mai mancato”. “Un gesto ignobile contro cui siamo tutti chiamati a fare fronte comune. Il vostro è un lavoro difficile e coraggioso che certamente non sarà rallentato o scalfito da simili atti di protervia e di intimidazione”, è la presa di posizione di Annarita Patriarca, capogruppo in Regione di Forza Italia.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Carmela Rescigno ha rilanciato: “Nessuno pensi di silenziare un quotidiano libero, diventato punto di riferimento dell’informazione libera che da anni porta avanti con puntuale senso del dovere un’opera di denuncia sulle infiltrazioni della camorra nella politica”. La Lega, su questa inquietante vicenda, si è espressa in maniera unitaria: “Nessuno osi mettere il bavaglio alla stampa e ai giornalisti che, oggi più che mai, sono i testimoni della lotta e dell’impegno della parte sana della nostra società contro le forze corrotte e nemiche della nostra terra”, si legge in una nota siglata dalla segreteria regionale del Carroccio, dai parlamentari e dai consiglieri regionali. Durissime le parole del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, di Europa Verde. “Piena solidarietà al direttore Bertone e alla redazione del quotidiano per questa inaudita aggressione. Non esistono mediazioni con questi soggetti vanno abbattuti e resi inermi con la massima determinazione possibile. Sottrargli ogni bene, farli rimanere in carcere tutta la vita, levargli la patria potestà sono le uniche azioni concrete possibili”. Indignazione è stata espressa da Luigi Bosco, esponente regionale di Noi Campani: “Provare a zittire chi ha il dovere e la passione professionale di raccontare fatti di cronaca, rappresenta un atto di grande inciviltà. Tutto ciò impone una riflessione acuta sulla necessità di interventi a tutela della professione di giornalista ed editore”. “Le minacce non possono in alcun modo pretendere di limitare, nemmeno per un momento, la fondamentale libertà di espressione della stampa”, ha aggiunto il consigliere Michele Schiano di Visconti.

“Continua con più forza nel tuo lavoro, sono certo che nulla potrà intimidirti”, il messaggio dell’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo. “La libera informazione va tutelata e garantita sempre: le istituzioni hanno il dovere di salvaguardare questo principio da chi tenta di metterlo in discussione con metodi violenti ed intimidazioni”, il messaggio del consigliere Vincenzo Santangelo. “E’ ancor più grave che questa lettera sia partita da una persona detenuta. Lo Stato saprà reagire e tutelare la brava giornalista”. E’ la nota di Marcello Lala della segreteria regionale renziana. “Sono certo che il lavoro di Maria Bertone e dei suoi colleghi andrà avanti con sempre maggiore determinazione e professionalità per raccontare la verità e per contribuire alla legalità e alla crescita culturale del territorio”, ha affermato il segretario generale di Cnal, Salvatore Ronghi. Il telefono del direttore e quelli della redazione hanno squillato di continuo ieri: a chiamare per esprimere vicinanza, tra gli altri l’ex assessore regionale Sonia Palmeri, il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, il consigliere regionale Giuseppe Sommese, il dirigente di Fdi Gimmi Cangiano, l’ex capogruppo di Forza Italia in Regione, Armando Cesaro, il sindaco di Aversa Alfonso Golia e Alfonso Oliva dell’opposizione. Dalla stessa parte. Quella opposta alla camorra. Quella giusta.

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