La confessione di Miguel Bosè: “Mi drogavo. Il Covid? Sono un negazionista”

Fa scalpore l'intervista rilasciata da Miguel Bosé alla tv messicana La Sexta, durante il programma condotto da Jordi Évole, e in poche ore fa il giro di tutti i media spagnoli

Ophix/LaPresse

TORINO – La confessione di Miguel Bosè: “Mi drogavo. Il Covid? Sono un negazionista”. Fa scalpore l’intervista rilasciata da Miguel Bosé alla tv messicana La Sexta, durante il programma condotto da Jordi Évole, e in poche ore fa il giro di tutti i media spagnoli. Erano anni che il cantante non concedeva un’intervista televisiva, e i temi trattati non hanno fatto altro che alimentare il fuoco. Soprattutto per le sue posizioni sulla pandemia da Covid-19. “C’è un piano ideato che non vogliono che si sappia. Non è che io pensi di essere in possesso della verità, è che è questa la verità. Sono un negazionista, ed è una posizione che porto avanti a testa alta”, ha detto l’artista. Niente mascherina, quindi, nè uso di gel disinfettanti e abbracci e baci ai parenti che incontra. Addirittura, Bosè arriva a negare che la madre Lucia sia morta a causa del Covid: “L’ha uccisa altro – afferma – ma se parlassi direi cose pericolose per chi l’ha avuta in cura”.

Non solo pandemia. Miguel Bosé ha toccato un’altra serie di temi scottanti durante l’intervista fiume, la cui prima parte è andata in onda domenica 11 aprile e la seconda sarà visibile domenica prossima. “Ho avuto anni selvaggi in cui ho scoperto il lato oscuro che abbiamo tutti: droghe, sesso selvaggio, sostanze …”, ha raccontato, spiegando di avere iniziato una notte per “fare festa” e di avere poi considerato le droghe come “una parte necessaria, legata alla creatività”. “Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno – ha spiegato -, oltre a fumare marijuana e a prendere ecstasy. Solo sette anni fa sono riuscito a smettere con tutto”.

Poi, un capitolo dedicato alla sua vita privata. Senza mai citare nè l’ex compagno Nacho Palau, nè i loro figli, Bosé ha parlato dei problemi che ha la sua voce legandoli proprio alle vicende famigliari: “Va e viene, il problema ha una radice emotiva. Comincio a perderla nel momento in cui la mia famiglia, quella in cui credo … beh, non si chiama famiglia, è una sorta di accordo di convivenza che hanno due persone che hanno avuto una relazione e che decidono di mantenere buoni rapporti affinchè i loro figli possano crescere come fratelli a quella i figli di entrambe le parti possono continuare a crescere insieme come pensavano dal primo giorno in cui erano, fratelli. Quanto tutto è crollato, allora sono iniziati i problemi. E, per me, uno di quei problemi era la voce. Adesso posso parlare, ma ci sono stati momenti in cui non avevo completamente la voce, zero”. Il riferimento di Bosé è, appunto, alla sua rottura con Nacho Palau, con il quale ha quattro figli (Diego, Tadeo, Ivo e Telmo), tutti avuti con maternità surrogata. I primi due sono figli biologici di Bosè, mentre gli ultimi di Palau. Fra i due è nata una lunga battaglia legale per il loto affidamento.

Ultimo argomento toccato, il suo rapporto con il padre, il torero Luis Miguel Dominguìn. “Mi manca”, ha ammesso, senza però negare il loro rapporto conflittuale. E raccontando il loro scontro durante una battuta di caccia: “Mi ha costretto a cacciare una cerva. Le ho sparato e l’ho uccisa e, al momento dello sventramento, dalla sua pancia è uscito un cucciolo. Ho reagito molto male, gli ho dato un pugno, l’ho insultato e me ne sono andato. Mi ha dato del codardo, ma mi sono alzato e da quel giorno lui capì che con me non sarebbe stato facile”.

(LaPresse)

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